FRATELLI D’ITALIA E LEGA DIVISI ALLE AMMINISTRATIVE NEL NORD?
L’IPOTESI SI FA STRADA IN MOLTI COMUNI, NON SOLO NEL VENETO
Un centrodestra sfilacciato si vede anche a livello locale. E il Veneto ne è un emblema: fortino leghista, ma pure prima regione di Fratelli d’Italia alle ultime politiche. «Le elezioni nazionali sono una cosa, le amministrative un’altra» ricordano i militanti del Carroccio. Ed è un’indicazione che intendono seguire l’8 e il 9 giugno.
«Perché i Fratelli vogliono prendersi tutto, ma non hanno nomi» dice un leghista, rivendicando invece l’identità territoriale del suo partito. Così succede che, in più comuni vicini al voto, la Lega abbia già formalizzato, o quasi, la propria proposta. Mentre i Fratelli restano al palo, indecisi tra l’alleanza e lo scontro.
Nel Padovano accade a Monselice, dove l’uscente Giorgia Bedin ha fatto sapere che si ricandiderà, con la Lega e una galassia di civiche. Lo stesso faranno Marco Schiesaro a Cadoneghe e Katia Uberti a Paese, nel Trevigiano. E l’alleanza con le civiche è la strategia messa a punto dal Carroccio anche per Bassano (Vicenza). Qui la Lega è passata a un livello superiore: l’alleanza con Forza Italia e Udc, lasciando isolati i Fratelli.
Le proposte non convergono: il Carroccio spinge sul vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco, i FdI vogliono Andrea Zonta o Stefano Giunta. Stesso schema per Montecchio Maggiore, dove la Lega (con FI e Udc) punta su Milena Cecchetto.
E FdI? Non pervenuto. Infine, il piatto più prelibato: Rovigo. L’unico capoluogo al voto, rivendicato dai meloniani, ma dove potrebbe spuntarla un civico. Manovre in vista di una corsa solitaria alle regionali?
Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani risponde così: «Noi siamo pronti a presentare candidati e programmi, accompagnati dalle civiche, ma lasciando aperta la porta per alleanze di centrodestra». Come dire: noi andiamo avanti con i nostri; se FdI vuole seguirci, può farlo. E la conferma: «Useremo lo stesso metodo alle regionali».
E in Lombardia c’è il «caso Pavia», dove il nodo sul sindaco uscente Fabrizio Fracassi (Lega) non è ancora stato sciolto. Sul suo destino pendono una contesa di partito e una di coalizione. FdI e FI hanno fatto sapere che non sosterranno un Fracassi bis e lavorano perché sia la Lega a chiedergli un passo indietro. Braccio di ferro anche nella Bergamasca, dove a Seriate e Albino la Lega vuole imporre i suoi, «avendo lasciato il capoluogo a FdI».
(da La Stampa)
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