FRODI E TANGENTI IN VENETO: COINVOLTO SENATORE DELLA LEGA E VICESINDACO DEL CARROCCIO
LA CRICCA DELLE PELLI AD ARZIGNANO: 300 MILIONI DI IVA NON VERSATI, GIRO D’AFFARI DI 1,5 MILIARDI, FALSE SPONSORIZZAZIONI PER FRODARE IL FISCO, COINVOLTE 200 AZIENDE… INDAGATO IL SEN. LEGHISTA FILIPPI, PROPRIETARIO DI UNICHIMICA E IL VICESINDACO SIGNORIN PER TRUFFA ED EVASIONE, MA NON SI SONO DIMESSI
Fatture false, soldi nascosti in doppifondi di Mercedes, via vai con banche di San Marino, cene ed escort di lusso, squadra di calcetto usata per false sponsorizzazione: quello che sta emergendo nel distretto di Arzignano, provincia di Vicenza, non farà forse scandalizzare il ministro Brunetta che parla di cancro solo per i distretti del Sud, ma rappresenta una delle più grandi evasioni fiscali del dopoguerra per entità della cifra evasa (300 milioni di euro) e per numero di aziende coinvolte nello stesso comprensorio.
Arzignano, 26.000 abitanti, è la zona della concia delle pelli per eccellenza: la Lega qua ha raccolto il 37% di consensi alle politiche 2008, ma ora, insieme a imprenditori e finanzieri, vede coinvolti nella maxi-evasione il vicesindaco Massimo Signorin (mamma e fratello indagati per evasione e truffa) e soprattutto il senatore Alberto Filippi e la sua azienda, la Unichimica.
La “cricca delle pelli”, come viene definita l’oggetto dell’inchiesta gudiziaria in corso, aveva un giro d’affari di 1,5 miliardi: attraverso fatture di sponsorizzazioni gonfiate, una rete di aziende colluse e un imprenditore faccendiere, Andra Ghiotto, presidente della Arzignano Grifo, squadra di calcetto cinque volte campione d’Italia di A1, si è evasa l’Iva per circa 300 milioni.
Son ben 200 aziende ( su 600 totali) coinvolte nel sistema: Ghiotto fatturava loro la sponsorizzazione per una cifra 100, incassava 100 e poi restituiva 80 alle aziende, attraverso un gioco di scatole cinesi oresso banche di San Marino.
Nell’inchiesta risulta coinvolto anche l’ex comandante della GdF, accusato di corruzione, e l’ex capo della Agenzia delle Entrate.
Tra i principali sponsor risulta la Unichimica del sen. leghista Alberto Filippi che avrebbe versato un milione di euro: e Ghiotto ha mostrato in Tv tre fatture intestate a Unichimica per un ammontare complessivo di 984.000 euro, emesse in soli sei mesi.
Il sen. Filippi però ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di dimettersi dal Parlamento e la Lega “stranamente” non ha battuto ciglio : nessuna richiesta di dimissioni avanzata, si fa finta di nulla nel peggior stile da prima Repubblica.
Eppure Bossi parla spesso di espulsione immediata per chi ruba, come mai stavolta non ha adottato alcuna decisione?
Varrebbe la pena interrogarsi su questo atteggiamento.
O non se lo può permettere?
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