FUMATA NERA PER LA FARNESINA: DOPO DUE MESI RENZI NON HA ANCORA TROVATO UNA BADANTE DA PIAZZARE AGLI ESTERI
DOVEVA ESSERE IL GIORNO DELLA NOMINA DELLA SOSTITUTA DELLA MOGHERINI, MA LA ROSA DI NOMI NON DEVE AVER SODDISFATTO NAPOLITANO
La notizia la battevano tutte le agenzie: “Il premier incontra il capo dello Stato: dovrà sciogliere la riserva sul sostituto di Federica Mogherini alla Farnesina”.
Nei giorni scorsi le candidature si erano ristrette alle dita di una mano e oggi, dopo due mesi dalla nomina della Mogherini ad Alto commissatio Ue, avrebbe dovuto esserci la “proclamazione”.
E invece le stesse agenzie di stampa sono costrette ad annunciare che “c’è stato un primo scambio di opinioni sulla nomina del prossimo Ministro degli Esteri”.
È quanto si apprende dall’ufficio Stampa del Quirinale in seguito all’incontro avvenuto tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio.
Uno scambio di opinione dopo due mesi di trattative?
Non sarebbe meglio dire che i casi sono due: o Renzi non ha ancora trovato una candidata adeguata nell’ambito delle sue badanti o che la rosa di nomi che potrebbe aver sottosposto a Napolitano non è stata ritenuta di adeguato livello ed esperienza.
Oddio, dopo la Mogherini, non c’è bisogno di una Ilary Clinton agli esteri, non c’era neanche il rischio di sfigurare di fronte al predecessore.
Intanto Mogherini si è dimessa da deputato, ringraziando tutti con un tweet: «È stato un onore essere parlamentare della Repubblica».
I tempi per la nomina del nuovo ministro degli Esteri sono strettissimi. E il rischio è quello di lasciare vacante un dicastero fondamentale in questo momento, una scelta delicata vista la situazione internazionale, segnata da vari conflitti,
Tra i molti nomi fatti in questi giorni restano ancora in pole position quello di Maria Sereni, vicepresidente della Camera con una lunga esperienza di politica estera fini dai tempi dei Ds, e quello nuovo, ma non troppo, di Marta Dassù, viceministra con Emma Bonino e durante il governo di Mario Monti, al momento membro del cda di Finmeccanica.
Sembra invece tramontata l’ipotesi della giovanissima deputata del Pd, Lia Quartapelle, 32 anni, mentre Simona Bonafè, fedelissima di Matteo Renzi, avrebbe rifiutato l’incarico.
Resta tuttavia aperta anche la strada di un uomo alla Farnesina, con Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri nell’attuale governo e in quello precedente di Enrico Letta. Una segnale di continuità all’interno del ministero, che però soffre dei rapporti, raccontano, poco idilliaci per non dire gelidi con lo stesso Renzi.
Altro papabile Sandro Gozi, sottosegretario alle Politiche comunitarie, e Giorgio Tonini, vicepresidente dei senatori Pd con una lunga esperienza in commissione Esteri.
Se dovesse optare per un ministro, potrebbe pareggiare «in rosa» affidando la delega alle Pari opportunità , oggi nelle sue mani, a una ministra.
Bontà sua.
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