FUNERALE DI PAPA FRANCESCO: ELLY SI COMMUOVE E NON TRATTIENE LE LACRIME, CONTE TORNA A PARLARE CON IL “NEMICO” DRAGHI, I MINISTRI DEL GOVERNO MELONI ASCOLTANO L’OMELIA E SI RAGGELANO A QUEL PASSAGGIO SULL’ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI, COSÌ DURO NEL RICORDARE IL VIAGGIO DEL PAPA A LAMPEDUSA
GASPARRI SI AVVICINA AL MINISTRO DEL TESORO E SEMBRA VOGLIA SONDARE IL TERRENO SULL’ESISTENZA DI FONDI PER UN PROGETTO CHE GLI STA A CUORE MENTRE VALDITARA CIEDE LA CREMA SOLARE
Quando il feretro di papa Francesco viene riportato nella Basilica di San Pietro e le campane suonano a lutto, Elly Schlein si commuove E non trattiene le lacrime. È la leader che meno ha conosciuto il pontefice, eppure al termine delle esequie appare la più commossa. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è arrivato tra i primi insieme alla figlia Laura. Ha reso omaggio a papa Francesco con un minuto di raccoglimento davanti al feretro
Sotto la scalinata, invece, ci sono i politici italiani. Abiti e occhiali scuri, il sole inizia a scaldare la piazza. «Hai la crema solare? Me la presti?», chiede il ministro Giuseppe Valditara a un vicino. E quindi: «Grazie, mi hai salvato». Nei tanti capannelli si parla anche di questa giornata così calda: «Francesco se la meritava». Tutto in un clima di grande concordia.
Tanto che il presidente M5s Giuseppe Conte chiacchiera con Mario Draghi, l’ex premier che i pentastellati fecero cadere nel 2022 anche sulla questione dell’invio delle armi in Ucraina, accusando l’allora presidente di sfuggire al confronto in Parlamento. Il siparietto non può sfuggire e Conte non nasconde un certo disagio: «Saluti di cortesia», taglia corto quando gli si fa notare che l’immagine è piuttosto singolare.
Poi, ironia della sorte, i due capitano seduti l’uno accanto all’altro, prima fila. «Oggi il protagonista è il Papa, non siamo io e Draghi», dice sfilando via verso Santa Marta, l’uscita riservata alle autorità. E con lo sguardo e mezze parole fa notare quanto sia stata «alta» l’omelia del cardinale Giovanni Battista Re che ha elogiato la voce di papa Francesco che «implorava la pace» e ha ricordato la messa celebrata al confine tra il Messico e gli Stati Uniti.
Passaggi del discorso che anche i big del centrosinistra, seduti in seconda fila, hanno molto apprezzato. Schlein, accompagnata dalla capogruppo alla Camera Chiara Braga, siede accanto a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, e a Riccardo Magi di +Europa. Italia viva non è tra loro. Quando il cardinale Re parla di pace e di migranti annuiscono tutti in un modo sincronizzato.
L’esecutivo? Tranne la premier Giorgia Meloni e i suoi due vice Matteo Salvini e Antonio Tajani che si trovano sul sagrato, i ministri sono quasi tutti in prima fila: Anna Maria Berini, Adolfo Urso, Francesco Lollobrigida, Giancarlo Giorgetti. Alessandro Giuli in seconda. Ascoltano l’omelia, quel passaggio sull’accoglienza dei migranti così duro nel ricordare il viaggio del Papa a Lampedusa forse non lo aspettavano. Da lontano si sentono arrivare gli applausi della folla. Alcuni esponenti del centrosinistra si accodano, il centrodestra resta freddo.
C’è il leader di Italia viva Matteo Renzi. Chiacchiera un po’ con tutti. Saluta anche il presidente francese Emmanuel Macron nella piazza di Santa Marta. Per lui il posto è in prima fila accanto a Paolo Gentiloni, insieme agli ex premier. Pier Ferdinando Casini è il gran cerimoniere.
Zero politica, tanta formalità come l’evento richiede. Salvo qualche abboccamento. Maurizio Gasparri si avvicina al ministro del Tesoro e sembra voglia sondare il terreno sull’esistenza di fondi per un progetto che gli sta a cuore.
(da La Repubblica)
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