GEORGIA, SI INSEDIA IL NUOVO PRESIDENTE FILORUSSO: PROTESTE E SCONTRI PER LE STRADE DI TBILISI
LA PRESIDENTE USCENTE, LEADER DELLE OPPOSIZIONI PRO UE, LASCIA IL PALAZZO MA ASSICURA: “CONTINUERO’ A LOTTARE”
Mikheil Kavelashvili è il nuovo presidente della Georgia. L’ex calciatore 53enne, noto per le sue posizioni anti-occidentali e ultraconservatrici, ha prestato giuramento domenica 29 dicembre al parlamento di Tbilisi.
La sua elezione arriva nel bel mezzo di una crisi politica che dura da oltre due mesi, innescata dal contestato esito delle elezioni dello scorso ottobre.
La consultazione ha premiato il partito di governo, Sogno Georgiano, ma le opposizioni hanno denunciato brogli e attività intimidatorie. Una posizione condivisa anche dall’Unione europea e da diversi osservatori internazionali, che hanno sollevato più di qualche perplessità sull’effettiva legittimità del risultato delle elezioni.
Esce di scena la presidente filo-europea
Il giuramento di Kavelashvili come nuovo presidente della Georgia è arrivato pochi minuti dopo che Salome Zurabishvili, capo di Stato uscente e leader delle opposizioni, ha annunciato che avrebbe lasciato il palazzo presidenziale. La politica filo-europea ha precisato che continua a considerarsi «l’unica leader legittima» del Paese e ha promesso che continuerà a lottare contro Sogno Georgiano.
La protesta a Tbilisi contro Sogno Georgiano
Mentre a Tbilisi si svolgeva la breve cerimonia di giuramento del nuovo presidente Mikheil Kavelashvili, fuori dal parlamento si sono riuniti ancora una volta migliaia di manifestanti pro Unione europea. I sostenitori delle opposizioni denunciano il nuovo capo di Stato come «illegittimo» e lo hanno contestato esibendo centinaia di cartellini rossi, un riferimento al passato calcistico di Kavelashvili.
Presenti, come già accaduto in molte altre manifestazioni delle scorse settimane, molte bandiere dell’Unione europea e dell’Ucraina. Alcuni filmati condivisi sui social documentano cariche della polizia e scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine.
(da agenzie)
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