GERMANIA, IL PASSO FALSO DI MERZ FA RISALIRE SCHOLZ NEI SONDAGGI E LA CDU FA RETROMARCIA: “MAI CON L’ESTREMA DESTRA”
OGGI NUOVA MARCIA DI PROTESTA A BERLINO CONTRO I NEONAZISTI: OLTRE 200.000 IN PIAZZA
Sono oltre 20mila le persone attese a Berlino per il pomeriggio di oggi, domenica 2 febbraio, per la manifestazione contro l’estrema destra di Alternative für Deutschland. A tre settimane esatte dalle elezioni, le strade della capitale tedesca tornano a gridare il proprio “no” a un ritorno al passato, in particolare dopo che Friedrich Merz, leader dei popolari della Cdu, ha chiesto il sostegno dell’ultradestra per far passare una controversa legge sull’immigrazione. Lo slogan della manifestazione di oggi a Berlino è il seguente: «La rivolta delle persone perbene: siamo noi il Brandmauer», ossia il «muro di protezione» per tenere fuori dai luoghi del potere i nostalgici del Terzo Reich.
La marcia di protesta
Alle 15:30 decine di cortei sono partiti dal Bundestag per raggiungere la Konrad Adenauer Haus, sede della Cdu, dove domani Merz presenterà il suo programma. Tra gli interventi più attesi c’è quello di Michel Friedman, giurista e filosofo ebreo che dopo quarant’anni ha detto addio alla Cdu in segno di protesta proprio contro le aperture all’AfD. Ma a prendere la parola ci saranno anche l’attivista per il clima Luisa Neubauer, la scrittrice Carolin Emcke, l’ex presidente della Chiesa evangelica tedesca Heinrich Bedford-Strohm e Serpil Unvar, voce dell’Iniziativa di Hanau, un’organizzazione nata per commemorare le vittime dell’attentato del 19 febbraio 2020 e combattere l’estremismo di destra.
Merz e la Csu chiudono la porta all’ultradestra
L’oggetto della contestazione dei manifestanti non è soltanto Alternative für Deutschland, ma anche la Cdu di Merz, accusata di voler normalizzare i rivali di ultradestra. A chiudere la porta a un possibile asse con l’AfD ci pensa però Markus Söder, governatore della Baviera e leader della Csu, partito alleato della Cdu: «L’Unione e io personalmente garantiamo: non ci sarà assolutamente alcuna cooperazione con l’AfD. L’AfD è il nemico della nostra democrazia. È e rimane l’avversario del sistema». Secondo Söder, Alternative für Deutschland è un partito «anticostituzionale», capace di causare «danni enormi» alla Germania «con i suoi piani assurdi», per esempio portando il Paese fuori dall’Ue, dall’euro e dalla Nato. Dello stesso avviso anche lo stesso Merz, che pure pochi giorni fa ha strizzato l’occhio all’AfD in parlamento (nonostante alla fine la legge non sia passata). «È stato detto più volte chiaramente: non ci sarà alcuna collaborazione fra noi e AfD. Noi lottiamo per avere maggioranze nel centro del nostro sistema democratico», ha chiarito il capo della Cdu Friedrich Merz, candidato cancelliere per le urne del 23 febbraio.
Afd e Spd crescono nei sondaggi
La controversa strategia del leader della Cdu sembra aver avuto conseguenze anche nei sondaggi. Secondo l’opinion trend dell’istituto Insa, commissionato dalla Bild, la Cdu-Csu è stabile in testa al 30%, mentre l’ultradestra di AfD ha guadagnato circa un punto, attestandosi ora al 22%. In risalita anche l’Spd del cancelliere uscente Olaf Scholz, data al 17%. Invariate le preferenze per i Verdi, al 12%, mentre l’Alleanza populista di sinistra di Sahra Wagenknecht (Bsw) ha perso un punto, scendendo al 6%. Il quadro resta complicato per i liberali (Fdp) ex partner di governo di Scholz, che con il 4% rischiano di non raggiungere la soglia di sbarramento al 5% e di restare quindi fuori dal Bundestag.
(da agenzie)
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