GIULI E LA SUA “CORTE”: IL MINISTRO BASETTONI HA GIÀ NOMINATO 18 CONSIGLIERI, CON I COMPITI PIÙ DISPARATI: “PER L’INNOVAZIONE”, “PER IL PIANO OLIVETTI”, “PER LE POLITICHE CULTURALI DEGLI ITALIANI NEL MONDO”
L’ULTIMO È VINCENZO SOFO, EX EUROPARLAMENTARE PASSATO DA LEGA A FDI, SPOSATO CON MARION MARÉCHAL, LA NIPOTE DI MARIN LE PEN … SOFO RICEVERÀ 30 MILA EURO L’ANNO PER DARE CONSIGLI SULLA “DIPLOMAZIA CULTURALE”
Mentre tramonta, almeno in parte, il caso Boccia, con l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano archiviato, l’entourage di consiglieri del ministero della Cultura è ancora lì, anzi, si allarga. Il ministro Alessandro Giuli ne ha già 18 (come Sangiuliano, Franceschini era arrivato al massimo a 13), con i compiti più disparati: “per l’innovazione”, “per il Piano Olivetti”, “per le politiche culturali degli italiani nel mondo”.
Vincenzo Sofo, l’ultimo consigliere nominato, “per la diplomazia culturale”, compenso di 30 mila euro l’anno: laureato in Economia, nel suo curriculum vede soprattutto un’esperienza come europarlamentare, eletto con la Lega e passato presto a Fratelli d’Italia, tra il 2020 e il 2024. Poi l’amarezza:
ricandidatura con FdI, l’anno scorso, ma le preferenze non sono sufficienti a tornare a Bruxelles.
Le competenze in “diplomazia culturale”, oltre che dalla lunga attività politica nella destra europea, sembrano evincersi anche dal suo matrimonio internazionale, con Marion Maréchal, ex esponente di spicco del Rassemblement National francese e nipote di Marine Le Pen, oggi eurodeputata con un suo nuovo partito (del gruppo Conservatori e Riformisti, lo stesso di FdI). Sofo non è certo l’unico consigliere d’area.
Nove sono stati confermati dai tempi di Sangiuliano, nove sono di nuova nomina. Come Camillo Langone, opinionista (collabora con Il Foglio) e scrittore noto per le sue posizioni conservatrici: consiglia il ministro sull’“arte figurativa italiana”, per 20 mila euro annui.
E poi profili vari: due consigliere giuridiche, il proprietario di un palazzo rinascimentale, un professore della Sapienza (per consigliare il ministro sulle “antichità”, nonostante nei ranghi del ministero si contino centinaia di archeologi). Otto sono in carica a titolo oneroso, 10 a titolo gratuito, anche se l’incarico in sé – come ha ricordato la vicenda della mancata consigliera pompeiana – dà accesso agli uffici e ai dossier del ministero. Dal 2024 i consiglieri del ministro della Cultura possono arrivare fino a 30.
(da agenzie)
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