GIULIANO FERRARA: “COSA SI È FUMATO SILVIO?”
SUL “FOGLIO” SI INTERROGA SULLA SVOLTA A 360° DI BERLUSCONI
“Che s’è fumato Berlusconi?”. Se lo domanda, con la consueta ironia, Giuliano Ferrara sul Foglio, dove si firma non più con il suo simbolo (l’elefantino rosso) ma col nome per intero.
L’ex direttore del quotidiano riflette sul repentino cambio di bandiera dell’ex premier, mettendone in evidenza la “spericolatezza a 360 gradi”.
Una spericolatezza che, in passato, lo ha sempre portato a vincere qualcosa: le elezioni, un governo di coalizione bipartisan, la rielezione di Napolitano e così via.
“Si può passare in un amen dalla pratica e difesa di un patto per le riforme come il Nazareno all’opposizione senza se e senza ma, a 360 gradi addirittura, e agli ottomila emendamenti al nuovo Senato, più denuncia di una deriva autoritaria e abbraccio corsaro con il Matteo della felpa e del ‘no euro’? Oppure, sempre in tema di tossicità e politica: c’è ricascato?”
Ferrara ricorda la giravolta con cui, nel giro di 15 mesi, Berlusconi passò dal sostenere la Bicamerale per le Riforme a fulminare il patto e accusare Massimo D’Alema di tradimento.
Così “cominciò la rincorsa per la rivincita elettorale del 2001 contro l’Ulivo, coalizione delle sinistre, riacchiappando la Lega di Bossi e rifacendo un centrodestra maggioritario.
Fu la volta che vinse e poi presiedette il governo per cinque anni, l’intera legislatura, una prima assoluta nella storia italiana. Che s’era fumato?”
“Ora nel 2015 siamo una condanna dopo, una scissione di opportunisti ministeriali dopo, siamo sulla soglia degli Ottanta, come sempre con un partito berlusconiano frantumato negli interessi di gruppo e particolari eccetera”, prosegue Ferrara.
“Berlusconi, dopo l’elezione del cattolico Mattarella, pur ‘ottima persona’ dice lui, accusa Renzi di tradimento e prepara le elezioni, senza la garanzia stavolta nè della data nè di partecipare personalmente, con la sua forza di trascinamento; e con una situazione della coalizione potenziale molto imbrogliata, uno sta al governo e l’altro fuori dall’euro (e il partito un po’ fuori di testa).
Ma, regionali a parte, si potrebbe votare con il proporzionale, e alla fine morto un patto se ne farebbe un altro.
“Che s’è fumato Berlusconi? Siamo sicuri che ci sia ricascato?”
(da “Huffingtonpost”)
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