GLI ENTI INUTILI A CHI SONO UTILI?
LA SOPPRESSIONE DEGLI ENTI INUTILI VERSO UN NUOVO RINVIO….LA PRIMA LEGGE PER CANCELLARLI RISALE AL 1956… IL MINISTERO DELLA SEMPLIFICAZIONE RISCHIA DI DIVENTARE L’ ULTIMO CARROZZONE INUTILE DELLA LISTA : TANTO FUMO, POCO ARROSTO E NESSUN RECAPITO .
Il tira e molla comincia a essere imbarazzante. La vicenda è quella relativa ai cosiddetti “Enti inutili”, organismi statali per lo più costituiti una vita fa, che continuano a sopravvivere senza una valida ragione e, in molti casi, con tanti debiti. Se ne parla da tempi immemorabili, l’ex ministro dell’Economia Padoa Schioppa aveva anche stilato una lista di circa 130 enti da sopprimere. Poi, dopo piagnistei e contrattazione solite, nella scorsa Finanziaria ne erano stati inseriti 11. A cui questo Governo, nel decreto di presentazione della manovra del 25 giugno scorso, ne aveva aggiunti tre. Ora siamo alla retromarcia, almeno così riporta il ben informato “Sole 24 ore”. Dopo le forche caudine rappresentate dagli emendamenti ( compresi quelli del Governo stesso) e il consueto aggiustamento, potrebbe scomparire dalla prossima finanziaria proprio la soppressione dei 14 Enti di cui si parla. Si va dall’Unione nazionale Ufficiali in congedo all’Opera nazionale per i figli degli Aviatori, dall’Unione Italiana tiro a segno al Comitato per la partecipazione italiana alla stabilizzazione dei Balcani. E ancora: l’Unione Accademica nazionale, l’Istituto Agronomico per l’ Oltremare, l’Ente opere laiche palatine pugliesi, il Pio istituto elemosiniere, l’Ente italiano montagna, la Fondazione Vittoriale degli italiani, l’Ente irriguo umbro-toscano, l’Istituto di beneficienza Vittorio Emanuele III. Pensate che per scongiurare la cancellazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente si sono mobilitati in 7mila, consegnando una petizione a Napolitano.
Significativa anche la vicenda dell’Ente per l’irrigazione in Puglia, Lucania e Irpinia, dal nome Eipli. Gestiva invasi, dighe e rete idrica delle tre Regioni, ma ad aprile Regione Puglia e Regione Basilicata hanno firmato una intesa per passare le competenze a una nuova società , Acqua SpA. Solo che nessuna delle due Regioni vuole accollarsi il vecchio debito di 100 milioni di euro e tutti sperano che paghi lo Stato.
Quanto alla norma che elimina gli Enti pubblici non economici con meno di 50 dipendenti, dovrebbe rimanere in vigore, ma slittare al 23 settembre, ne saranno però esclusi ordini professionali, federazioni sportive, enti parco e enti di ricerca, nonchè Club Alpino e Autorità portuali.
E pensare che la prima legge per cancellare gli Enti inutili risale al 1956… Secondo la Corte dei Conti a fine 2006 ne erano rimasti 110 da eliminare subito. Ma le procedure di liquidazione sono complicate. Se poi c’è un contenzioso, non ne parliamo. Se un Ente è in causa non può essere soppresso fino al termine del procedimento. Vi sono ancora in corso cause risalenti agli anni Settanta. Un esempio clamoroso è quello dell’Inam, l’Istituo per l’assicurazione contro le malattie, sciolto nel 1977, con la nascita del Servizio Sanitario Nazionale, il cui fascicolo di liquidazione non è ancora archiviato, “appena” 31 anni dopo.
Se si pensa che questo Governo ha creato un Ministero apposito, quello della Semplificazione normativa, per chiudere queste pratiche e il ministro Calderoni, appena può, esterna che ormai gli Enti inutili hanno i giorni contati, ci fa specie che si ventili un rinvio della cancellazione di 14 enti inutili dalla prossima Finanziaria. Già erano previste da Prodi 11 cancellazioni sulle attuali 14 ipotizzate, ora neanche quelle…ma che ci sta a fare il nuovo Ministero? Che stia per diventare anch’esso un “carrozzone inutile”, idoneo solo per sistemare un Ministro scomodo e un sottosegretario impresentabile? Un Ministero che non ha neanche la capacità di fornire via internet il proprio num. telefonico, uno straccio di mail, un minimo ufficio stampa, un modesto sito, non sappiamo a chi possa essere utile, se non a coloro che percepiscono uno stipendio. Qua tra Enti inutili e Ministeri fantasma siamo a posto….
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