GRILLO APRE A RENZI, LE REAZIONI DELLA BASE CINQUESTELLE E DI QUELLA DEL PD
“FINALMENTE, ORA IL PD NON POTRA’ DIRE CHE BERLUSCONI E’ L’UNICO INTERLOCUTORE”….”BEPPE HAI PRESO UNA SBRONZA?”… TRA I MILITANTI PD PREVALE IL SOSPETTO: “MA ANDIAMO A VEDERE LE CARTE”
LA BASE GRILLINA
Fanno quasi fatica a crederci e più volte tornano su quel “cambiamento di scenario”, su quel “Renzi batta un colpo, il MoVimento Cinque Stelle risponderà “.
Il mutamento di strategia che Beppe Grillo annuncia sul suo blog, aprendo al confronto a Matteo Renzi ed al Pd sulla legge elettorale, sorprende anche i militanti Cinque stelle e sembra riscuotere il consenso della maggioranza di essi.
La discussione si annuncia lunga perchè implica valutazioni sulla natura stessa del moVimento e un ribaltamento di linea: dal muro di gomma, dal no a tutto e tutti, si passa alla richiesta di dialogo.
Dalla protesta alla proposta, dai falchi alle colombe.
Nell’ampio spettro di reazioni si va dalle varie sfumature del grillismo a chi sembra quasi essersi liberato di un peso.
Rga Gro scrive: “Finalmente. Il M5S deve essere sempre propositivo, e deve lasciare agli altri l’eventuale negazione al dialogo su uno specifico argomento”.
Quindi, “se il Pd non accetta il dialogo, sarà un effetto negativo per loro. Se accettano e se si riesce a ottenere una legge elettorale decente, sarà positivo per tutti: I Win You Win”.
Antonio B. aggiunge: “Sono d’accordo? Andiamo avanti.? Ma ho paura che risponderanno picche”.
Vincenzo da Taranto legge tutto in chiave anti-berlusconiana e apprezza il tentativo, sul tema delle riforme, di staccare il Pd da Forza Italia: “Bene – scrive – , mi sembra una saggia proposta. Sicuramente è una grande svolta e speriamo che Berlusconi si dedichi a scontare la sua pena e si tolga dalle scatole”.
E Donato Marsico, da Potenza, ipotizza anche i passi successivi all’eventuale accordo sulla legge elettorale.
Mettendo la buona riuscita del dialogo sotto il segno del ritorno alle urne: “È giusto fare insieme una legge elettorale a patto che poi si torni al voto”.
Mirko Zappà , invece, approva ma solo se tutto resta trasparente: “Finalmente una mossa intelligente. E mi raccomando: diretta streaming”.
La maggior parte dei commenti, però, si concentra sul cambio di strategia del MoVimento, apprezzando l’apertura al dialogo perchè può sottrarre a Renzi e al Pd uno degli argomenti centrali intorno a cui è cresciuto il loro consenso negli ultimi mesi.
Francesco da Roma: “Altro che “Beppe esci dal blog”! Matteo, ora che fai? Esci allo scoperto restando rintanato al Nazareno col condannato o è il caso di riveder le cose? Quale il tuo cambiamento?”.
E F. Bettini aggiunge: “Ovvio che Renzi e il Pd vogliono fare la legge elettorale con Silvio Berlusconi e Denis Verdini. Ma almeno così usciranno allo scoperto e non potranno più dire che non avevano altri interlocutori perchè il movimento diceva sempre no”.
Il fronte del no permanente è ovviamente scontento e si sente tradito da Grillo e Casaleggio.
Davide Lak: “Beppe e Gianroberto, ma cos’è?? Vi siete sbronzati ieri?”.
Sergio Nave tenta l’ironia: “La prossima sarà una proposta d’accordo con Dudù”.
Anna Finsi: “Certo che per accordarsi sulla legge elettorale con quelli del Mose, MPS, Carige, Unipol-Fonsai ed altre porcate da peste rossa, ci vuole coraggio”.
E c’è chi restituisce al mittente le storiche formule retoriche del MoVimento. Piero scrive: “Inciucietti da larghe intese? Il solito magna, magna…”.
LA BASE DEL PD
Smaltita la sorpresa, davanti all’apertura di Grillo per un confronto sulla legge elettorale, nella base del Pd prevalgono l’orgoglio e il sospetto. Certo, un anno passato a chiedere invano “responsabilità ” al MoVimento Cinque Stelle non può essere cancellato d’un tratto.
Ma nessuno tra i militanti del Partito democratico, a giudicare dai commenti sui social network, ha dubbi sul dovere quasi morale di “andare a vedere le carte”.
Così, le prime reazioni, diverse da quelle della base M5S, sono da un lato improntate all’orgoglio – come dire: il nostro successo ha scongelato Grillo – e dall’altro recepiscono con favore e curiosità , ma anche con timore e sospetto, la mossa del M5S. E se Roberto Giachetti twitta che “la proposta di incontro è una novità di grande interesse che spero sia subito raccolta”, Manuela Cirone invita invita ad “andarci con i piedi di piombo”.
Paolo Trande commenta: “L’apertura sulla legge elettorale è una obiettiva opportunità per il Pd. Via Berlusconi e dialogo con tutti gli altri, con Pd unito”.
E qui si tocca un nodo importante: pochi pensano che al tavolo delle riforme possano sedere insieme Grillo e Berlusconi.
Il Pd invece sarà messo di fronte a una scelta tra l’ex Cavaliere e il leader del MoVimento.
E qui, però, tra i militanti prevalgono la diffidenza e gli inviti a valutare bene un eventuale “abbraccio” con Grillo.
Come quello di Angiolara: “Consiglio a Renzi molta prudenza con Grillo e Salvini fin quando non si capisce cosa c’è sotto”.
Paola Ferranti aggiunge: “Grillo e Casaleggio parlano con Renzi? Tra buon senso e strategia: a caccia dei voti persi e la speranza di affondare qualche colpo”. Antonella va giù dura: “Un dialogo con gli alleati di Farage? Non facciamoci fregare da Grillo”.
Altri militanti guardano già a quelli che potrebbero essere gli ostacoli a un eventuale accordo.
Scrive Corrado Gregori: “Immaginarsi se il Pd a vocazione maggioritaria accetta il proporzionale con soglia di sbarramento e preferenza”.
E Orazio Tuccio: “Finalmente parole di buon senso da parte di Grillo. Ma un accordo sul proporzionale sembra quasi impossibile”. Marilia Amari mette in discussione l’apertura stessa del MoVimento: “Grillo non ha il 51% e chiede in prestito al Pd i voti necessari per fare le riforme del M5S: bella apertura…”.
Molti, poi, vedono nella svolta grillina un tentativo per uscire dalle difficoltà interne seguite al voto europeo e a quello del popolo M5S sull’alleanza con Farage.
Davide Catalano scrive: “Grillo aspetta solo un rifiuto per passare da vittima”. Poi Nicola Fiore rivolge l’ennesimo invito alla prudenza: “Le richieste di Grillo e Casaleggio mi sanno tanto di trovata pubblicitaria”.
E Gianna Rosa Alberti legge tutto come l’ultima difesa dell’ex comico genovese: “Grillo è all’angolo e cerca di uscirne in qualche modo”.
Infine, c’è chi si affida totalmente alle capacità di Renzi: “Renzi ha dato prova di sapere come muoversi – scrive Caio Ancona – . Saprà come fare. Sono fiducioso”.
(da “La Repubblica“)
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