GRILLO GETTA LA MASCHERA: CONTRO LO “IUS SOLI” SI SCHIERA CON IL COMPAGNO DI MERENDE LA RUSSA
“LO IUS SOLI NON PUO’ ESSERE DECISO DA UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI, MA SOLO DOPO UN REFERENDUM”: PER LE SUE CAZZATE INVECE SONO SUFFICIENTI DEPUTATI E SENATORI
Un referendum sullo ius soli. Un post sul blog di Beppe Grillo riaccende il dibattito sulla proposta del neo ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge per una legge sulla cittadinanza.
Un tema, quello della cittadinanza agli stranieri, che già in passato aveva provocato accese discussioni, anche dentro al movimento 5 stelle, dopo le prese di posizione contrarie espresse dallo stesso Grillo.
E che ora torna con un post non firmato (e pubblicato nella colonna dei mini-post del blog) ma evidentemente, se non attribuibile allo stesso Grillo, in linea con le posizioni del Movimento e del suo capo.
In Europa lo ius soli non esiste, “se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate”, viene sottolineato (invece esiste in Francia n.d.r.).
Poi il quotidiano attacco alla sinistra: “Dalle dichiarazioni della sinistra che la trionferà (ma sempre a spese degli italiani) non è chiaro quali siano le condizioni che permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino italiano. Lo ius soli se si è nati in Italia da genitori stranieri e si risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito. Chi vuole al compimento del diciottesimo anno di età può decidere di diventare cittadino italiano”, si legge nel post.
Che grande analisi… lo sappiamo tutti.
“Questa regola può naturalmente essere cambiata — prosegue – ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli effetti di uno ius soli dalla nascita”.
Infatti questa non può essere una decisione “lasciata a un gruppetto di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente” (come lui, insomma).
Inoltre, il dibattito non dovrebbe rimanere circoscritto all’Italia.
“Ancor prima del referendum — conclude il post — lo ius soli dovrebbe essere materia di discussione e di concertazione con gli Stati della Ue. Chi entra in Italia, infatti, entra in Europa”.
Infatti in tutta Europa ci hanno già pensato con leggi ben meno discriminanti delle nostre, ma questo gli ignoranti non lo sanno.
“Finalmente una posizione chiara e condivisibile da Grillo: “no allo ius soli salvo referendum”, arriva in soccorso La Russa.
Il problema, però, è che in Italia non esiste il referendum propositivo.
”Grillo evidentemente non lo sa, ma pazienza! — prosegue La Russa — bisogna che ci sia un impegno sin d’ora a promuovere un referendum abrogativo se la maggioranza votasse una legge siffatta”.
”In un Paese che ha conosciuto l’oltraggio e la vergogna delle leggi razziali, Grillo evidentemente pensa che la bandiera dei diritti e dell’accoglienza non debba sventolare”. Così Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà , risponde alla richiesta di un referendum avanzata dall’ex comico genovese.
Poi replica all’ironia di Grillo, che qualche giorno fa aveva postato un fotomontaggio in cui era raffigurato a braccetto con La Russa. “Grillo vuole denigrare Sel. Lui, invece, non ha nemmeno bisogno di un fotomontaggio perchè -ha detto Vendola- condivide le opinioni di La Russa”.
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