I CONTI DELL’ITALIA SONO PESSIMI, DOMBROVSKIS: “SCORDATEVI LA FLAT TAX”
IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE SUBITO UNA MANOVRA BIS
Dombrovskis parla a Repubblica e spiega la decisione dell’esecutivo comunitario:
“L’approccio in politica economica del governo italiano non ha funzionato, anzi, sta danneggiando l’economia del Paese. Il governo ha cercato di usare spesa in deficit per rilanciare l’economia. E invece vediamo crescere il disavanzo e il debito e assistiamo ad un rallentamento dell’economia. L’Italia è l’ultima della zona euro con un Pil che cresce appena dello 0,1%. Se aumenti il deficit quando non hai lo spazio di bilancio per farlo, vengono danneggiati gli investimenti e scende la fiducia, con il risultato di indebolire l’economia”.
Bruxelles, spiega Dombrovksis, si spetta un cambio di traiettoria.
“Serve una correzione sostanziale del deficit 2019 e sul 2020, anni in cui ci sono rischi di una nuova deviazione significativa rispetto agli obiettivi”… “Un primo passo sarebbe quello di non fare marcia indietro sulle riforme già avviate, come sta avvenendo. L’Italia deve facilitare gli investimenti, fare le riforme e tenere i conti in ordine”… “Se non viene compensata all’interno di un riequilibrio del sistema fiscale la Flat tax potrebbe costare molto e in tal caso avrebbe un alto impatto peggiorativo sul bilancio con ulteriori conseguenze negative sulla fiducia, sulla tenuta dei conti e sulla crescita”.
Pierre Moscovici rilancia un’intervista al Sole 24 Ore e assicura che è stata condotta una “analisi accurata, precisa, multifattoriale” sull’Italia, i conti sono “pessimi”, per cui ora “spetta al Governo italiano dimostrare che la procedura può essere evitata”. Secondo il commissario francese quanto fatto finora è preoccupante:
“La decisione è stata serena, rapida e unanime. E’ vero che in passato non è sempre stato così. Per 5 anni questa Commissione ha sempre scelto la flessibilità , non ha mai aperto nuove procedure. Anzi le abbiamo tutte archiviate, compresa quella ai danni della Spagna appena chiusa. Ma essere favorevoli alla flessibilità non significa negare le regole. Non è possibile andare oltre una certa soglia. I casi borderline non giustificano casi disciplinari. Nei casi oltre la linea bisogna applicare le regole”…. “Nessuno si auspica sanzioni o vuole creare conflitti con l’Italia. Nessuno vuole mettere l’Italia in un angolo. Ma mi sembra che tutti vogliano che l’Italia osservi le regole”.
(da agenzie)
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