I FINIANI ORGANIZZANO CORSI D’ITALIANO PER STRANIERI, I BERLUSCONES PREFERISCONO RESTINO IGNORANTI
A GENOVA I GIOVANI FUTURISTI OFFRONO UN SERVIZIO GRATUITO PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI, LA BECERODESTRA DE “IL GIORNALE” SENTENZIA: “NON E’ UNA INIZIATIVA DI DESTRA”…. PENSANO DI POTER DARE LE PAGELLE, MA SONO SOLO DEI CATTIVI MAESTRI ABITUATI A BACIARE L’ANELLO AI DITTATORI E AD ANDARE A PRANZO CON I MAGGIORENTI DI SINISTRA
In concomitanza con le celebrazioni del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, i giovani di Generazione Italia hanno lanciato a Genova la campagna di iscrizioni al corso di lingua italiana, dedicata ai cittadini stranieri della città .
Spiega Paola del Giudice, una delle responsabili dei giovani Fli: “destinatari sono i cittadini stranieri maggiorenni e in possesso di regolare permesso di soggiorno. In una prima fase, che inizierà il prossimo 28 marzo, il corso si articolerà in alcune giornate full immersion, che si svolgeranno al mattino».
“Molti cittadini stranieri pur vivendo da molti anni in Italia e pur avendo un’importante esperienza lavorativa e scolastica, non hanno raggiunto un livello di efficienza e padronanza della lingua italiana- continua la del Giudice – il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un’azione formativa che fornisca a questi cittadini gli strumenti adeguati per migliorare le loro competenze linguistiche”.
Il corso in particolare si propone di: migliorare il grado di conoscenza della lingua partendo dalle regole grammaticali di livello elementare e proponendo attività focalizzate sulle quattro principali abilità linguistiche: comprensione orale, comprensione scritta, produzione orale e produzione scritta con esercizi di grammatica, conversazione, ascolti, role play e project work.
Estendere il vocabolario quotidiano e specialistico (riferito al mondo del lavoro e della scuola) e riflettere sugli aspetti comunicativi della lingua e sul suo uso nelle diverse situazioni sociali e lavorative.
«Fli è un partito aperto a tutti, una forza di destra legalitaria che ha nell’integrazione e nel rispetto reciproco tra le diverse comunità uno dei suoi scopi di esistere — spiega Enrico Nan, coordinatore regionale di Fli — questa iniziativa è una delle prime volte a raggiungere una vera coesione sociale tra chi ha origini diverse ma si riconosce nella nostra Italia”.
Fin qui la notizia.
Ma ecco come commenta l’iniziativa la redazione locale de “Il Giornale”: “L’evoluzione di Gianfranco Fini non termina mai, così i suoi adepti liguri continuano a studiare iniziative che tutto appaiono meno che di destra: i giovani di Futuro e Libertà hanno aperto le iscrizioni per un ciclo di lezioni completamente gratuite per chi, anche se vive e lavora da anni in Italia, non ha ancora padronanza con la lingua”.
Per i berluscones e i legaioli della redazione non sarebbe quindi di destra “insegnare l’italiano agli immigrati”, ma pensate un po’…
Forse è di destra che restino ignoranti?
Forse è di destra non favorire la loro integrazione nel nostro tessuto sociale?
Che penoso autogol quello del quotidiano sallustiano: d’altronde non a caso la loro “becerodestra” li porta a frequentare e difendere leader democratici come Gheddafi o localmente ad andare a pranzo con esponenti di sinistra che rimettono querele dopo qualche “patto del tiramisu”, piuttosto che della crostata.
Riportiamo comunque la replica della giovane Del Giudice al quotidiano dei cattivi maestrini dalla penna rosè
“Non c’è da stupirsi se oggi c’è ancora chi pensa che in Italia essere di destra significhi non essere vicino ai temi del sociale e alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione.
Non c’è da stupirsi se c’è chi ancora esita a credere che Futuro e Libertà stia andando in una direzione volta all’integrazione dei cittadini extra-comunitari per un loro inserimento armonioso con la cultura e la società italiana.
Dico che non c’è da stupirsi perchè chi oggi ci critica forse è il primo a discriminare chi è “straniero”, considerandolo a priori un cittadino di “serie B”.
Tra le righe della Bossi Fini invece non è difficile cogliere la differenza dei provvedimenti per gli immigrati clandestini e gli immigrati regolari a favore dei quali la legge prevede il rilascio del permesso di soggiorno per chi possa dimostrare di svolgere un lavoro e potersi sostenere economicamente.
A questa regola generale si aggiungono i permessi di soggiorno speciali e quelli in applicazione del diritto di asilo.
La sanatoria Bossi Fini ha sanato molto di più rispetto ai precedenti provvedimenti in materia e nel 2002 ha permesso a circa il 75,2% degli immigrati stranieri di poter regolarizzare il loro stato di permanenza.
Insomma la Bossi Fini ha coinvolto tanti immigrati quanti se ne contarono nelle tre regolazioni degli anni ’90. (fonte: terre libere.org).
Infine non dimentichiamo che tra i primi traguardi a cui mira Fli c’è il riconoscimento della “italianità ” dei figli di immigrati nati nel nostro e loro Paese.
Per concludere ricordo agli amici “sallustiani” che siamo un partito di destra e di destra rimarremo, come sempre aperti a chi ama l’Italia, a chi ogni giorno studia e lavora onestamente, senza guardare al colore della pelle e alla provenienza geografica.
Solo uniti garantiremo la rinascita culturale e civile del Bel Paese.
Andiamo avanti destinazione integrazione, destinazione civiltà !
Paola Del Giudice
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