I MERCATI SONO SPAVENTATI PERCHÉ NON SANNO SE TRUMP ASCOLTA QUALCUNO CHE NON SIANO I SUOI IMPULSI”: IL “WALL STREET JOURNAL” DI RUPERT MURDOCH TORNA AD AZZANNARE “THE DONALD”
“I MERCATI SANNO CHE I DAZI SONO TASSE, E LE TASSE SONO UN
OSTACOLO ALLA CRESCITA. I DAZI DI TRUMP RAPPRESENTANO IL PIÙ GRANDE ERRORE DI POLITICA ECONOMICA DEGLI ULTIMI DECENNI”…L’INDICE DOW JONES È AVVIATO VERSO IL PEGGIOR APRILE DALLA GRANDE DEPRESSIONE DEL 1929
Wall Street appare orientata ad aprire in rialzo, ma sui mercati resta alta la tensione. Il Dow Jones è avviato verso il peggior aprile dalla Grande Depressione.
Non va meglio allo S&P 500: dall’insediamento di Donald Trump, la sua performance è la peggiore per un nuovo presidente dal 1928. A pesare – riporta il Wall Street Journal – sono i timori dei dazi e la prospettiva che Donald Trump possa rimuovere il presidente della Fed.
“I presidenti intelligenti prestano attenzione ai segnali del mercato e si adattano. L’adattamento” che Donald Trump dovrebbe effettuare “ora consisterebbe nel negoziare una rapida fine” della battaglia sui dazi, “ottenere qualche vittoria negli accordi commerciali e chiudere la questione.
Ma i mercati sono spaventati perché non sanno se Trump ascolta qualcuno che non siano i suoi impulsi”. Lo afferma il board editoriale del Wall Street Journal in un commento sugli attacchi del presidente americano a Jerome Powell.
“Trump pensa di poter sottomettere tutti con la forza, ma non può intimidire Adam Smith, che si occupa di realtà. I ;;mercati sanno che i dazi sono tasse, e le tasse sono un ostacolo alla crescita – mette in evidenza il board editoriale del Wall Street Journal -. I dazi di Trump rappresentano il più grande errore di politica economica degli ultimi decenni, e prorogare la riforma fiscale e la deregolamentazione del 2017 potrebbe non compensare tutti i danni”.
(da agenzie)
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