I RICCHI ITALIANI SONO SEMPRE PIU’ RICCHI, IL LORO PATRIMONIO VALE L’8,4% DEL PIL
DA FERRERO A MIUCCIA PRADA, ECCO CHI SONO
I Paperoni sono sempre di più e sono sempre più ricchi. Sono soprattutto in Usa e in Cina. Negli ultimi 10 anni, – si legge nell’ultimo rapporto Ubs, il Billionaires Ambitions Report, giunto alla decima edizione – i miliardari hanno sovraperformato i mercati azionari globali e il loro patrimonio complessivo è aumentato del 121%, passando da 6.300 miliardi di dollari a 14.000 miliardi di dollari. Il numero di miliardari è salito a quota 2.682 da 1.757 negli ultimi 10 anni.
Chi sono i più ricchi al mondo?
I miliardari statunitensi sono quelli che hanno accumulato più ricchezza nel 2024, rafforzando il ruolo del Paese come centro per gli imprenditori miliardari di tutto il mondo. Ma la ricchezza dei miliardari cinesi è più che raddoppiata dal 2015 al 2020, con un incremento del 137,6%, da 887,3 miliardi di dollari a 2.100 miliardi di dollari. Successivamente, è scesa del 16% a 1.800 miliardi di dollari, mentre la rosa complessiva di miliardari è rimasta stabile. Tra i settori d’attività la ricchezza dei miliardari del settore tech è aumentata più rapidamente, seguita da quella dei miliardari del settore industriale. Ma i settori di intervento cambiano: in passato, i nuovi miliardari hanno promosso la diffusione dell’e-commerce, dei social media e dei pagamenti digitali; più di recente, hanno favorito il boom dell’IA generativa, nonché lo sviluppo della cybersecurity, del fintech, della stampa 3D e della robotica.
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I miliardari del settore industriale hanno registrato il secondo maggiore incremento in termini di ricchezza, passando da 480,4 a 1.300 miliardi di dollari, in quanto gli stati hanno realizzato investimenti per affinare il loro vantaggio competitivo, soprattutto nell’economia green, per affrontare le sfide demografiche e per sostenere il trend economico del reshoring. Gli interventi di politica industriale favoriscono i settori tecnologicamente avanzati come l’aerospaziale, la difesa e i veicoli elettrici.
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Ubs fa un punto anche sulle residenze: i miliardari si trasferiscono con maggiore frequenza. In 176 hanno cambiato residenza dal 2020. Inoltre c’è un tema generazionale: gli eredi dei miliardari dell’era del baby boom e le iniziative filantropiche sono destinati a ricevere una cifra stimata intorno a 6.300 miliardi di dollari.
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Chi sono i più ricchi in Italia
Cresce il numero dei miliardari anche in Italia, ma soprattutto il loro patrimonio. I dati del rapporto Ubs sui super-ricchi mostra infatti come in un anno, dal 2023 al 2024, il numero di italiani con un patrimonio superiore al miliardo di dollari sia salito di 6 unità, passando da 56 a 62, pari a un incremento di circa il 10%. Nello stesso arco di tempo però il loro patrimonio è salito da 162,3 a 199,8 miliardi di dollari, con una crescita del 23,1%, fra le più alte in Europa (in Germania e nel Regno Unito, ad esempio è stata “solo” del 10%). Ma quello che impressiona di più è la quantità di valore che questi “paperoni” hanno accumulato rispetto alla ricchezza nazionale: su una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, in pratica in Italia c’è un miliardario ogni milione di persone, ma con 200 miliardi di ricchezza, il loro patrimonio “vale” l’8,4% del Pil (che per il 2024 l’Fmi stima in 2308 miliardi di dollari). Va detto che tale concentrazione non è un unicum: i 46 fortunati miliardari francesi (-16 rispetto all’Italia) hanno una ricchezza quasi tripla (576,5 miliardi di dollari) ovvero il 18% del Pil di Parigi.
Al primo posto nella classifica Forbes tra gli italiani c’è Giovanni Ferrero con un patrimonio di 43,8 miliardi di dollari. Il 59enne a capo dell’azienda della Nutella ha visto un aumento di 4,9 miliardi nell’ultimo anno. Attualmente è al 26esimo posto nella lista dei più ricchi al mondo.
Al secondo posto c’è Andrea Pignataro con 27,5 miliardi. Il 53enne è fondatore e Ceo di ION Group, una società di dati finanziari e tecnologia con sede a Londra, nata mentre lavorava come trader di obbligazioni presso Salomon Brothers.
Al terzo posto c’è Giorgio Armani con 11,3 miliardi di dollari. L’89enne ha visto crescere il suo patrimonio di 0,2 miliardi nell’ultimo anno. Al quarto c’è Giancarlo Devasini, il direttore finanziario e probabilmente il maggiore azionista di Tether, il più grande emittente di criptovalute. Sostenuta dall’aumento dei tassi di interesse, Tether ha generato 6,2 miliardi di dollari di profitto nel 2023. Secondo Forbes, Devasini possiede una quota stimata del 47% di Tether e un patrimonio di 9,2 miliardi. Lo segue Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, vicepresidente e proprietario del 10% dell’azienda di auto da corsa. Il 78enne è diventato miliardario quando la Ferrari ha quotato le sue azioni alla Borsa di New York nell’ottobre 2015 come parte di uno spinoff di Fiat Chrysler. Unico erede dopo che il fratellastro e primo figlio di Enzo, Alfredo “Dino” Ferrari, è morto di distrofia muscolare nel 1956, è passato da un netto di 5,5 miliardi nel 2023 a 8,6 nel 2024. Sempre nel mondo dell’auto, c’è John Elkann con 2,6 miliardi, che ha visto una crescita di quasi 1 miliardo (0,9 per l’esattezza) nell’ultimo anno.
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La lista continua con Massimiliana Landini Aleotti e famiglia, della casa farmaceutica Menarini (7,6 miliardi) e Sergio Stevanato (7 miliardi), il primo produttore mondiale di cartucce di insulina per il trattamento del diabete e la progettazione e produzione di macchinari per la conversione di tubi di vetro.
Tra i primi nel mondo della moda italiana figurano Patrizio Bertelli e la moglie Miuccia Prada con 6,4 miliardi di dollari. Il loro patrimonio continua a crescere dal 2022 con un incremento totale di 2,4 miliardi. Segue Rocco Basilico, figliastro di Leonardo Del Vecchio, il defunto presidente (morto nel 2022) di EssilorLuxottica, la più grande azienda di occhiali al mondo, con 4,7 miliardi.
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Nella fascia tra i 4,6 miliardi e 2,4 ci sono in sequenza: Francesco Gaetano Caltagirone (4,6 settore di investimento: Costruzione e Ingegneria), Brunello Cucinelli e famiglia (4,5 miliardi), Luca Garavoglia (4,3 miliardi con il gruppo Campari) Remo Ruffini (4 miliardi con Moncler), Paolo Ardoino (3,9 miliardi amministratore delegato di Tether), Alessandra Garavoglia (3,7 miliardi, sorella di Luca), Renzo Rosso e famiglia (3,7 miliardi), Susan Carol Holland (3,5 miliardi con Amplifon), Giuliana e Luciano Benetton (entrambi con 3,4 miliardi) Giorgio Perfetti (3,4 miliardi con il gruppo italo-olandese Perfetti Van Melle B.V. specializzato nella produzione e distribuzione di confetteria, caramelle e gomme da masticare, Isabella Seràgnoli (3,3 miliardi, è presidente di B. Group S.p.A., società di investimenti nel private equity, e di Mais S.p.A., società finanziaria e holding di partecipazioni in società industriali e finanziarie, con pacchetti azionari in Mediobanca), Gustavo Denegri e famiglia (3 miliardi, presidente di DiaSorin, una società italiana di biotecnologie)
In basso nella classifica ma in crescita ci sono Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi (tutti e tre con un patrimonio di 1,2 miliardi) distanziati dalla sorella Marina (2,1) e Pier Silvio (2,1).
Tra gli ultimi 6 ci sono Marina Caprotti (1,1 mld, figlia del fondatore di Esselunga) Simona Giorgetta (1,1, maggiore azionista e membro del consiglio di amministrazione di MAPEI), Marco e Veronica Squinzi (1,1, MAPEI) Luigi Cremonini e famiglia (1 miliardo, fornisce carne per hamburger a McDonald’s e Burger King in Italia e in altri Paesi attraverso la sua società privata Inalca SpA) e il fondatore dell’università online UniPegaso, Danilo Iervolino (1 miliardo).
(da agenzie)
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