“I RUSSI HANNO SPARATO ALLA NONNA A LETTO“
COSI’ HANNO ASSASSINATO LA 77ENNE DISABILE
Svetlana Mykolayivna era un’anziana di Ivankiv, cittadina alla periferia di Kiev. 77enne, gravemente disabile, si è svegliata di notte durante il secondo giorno dell’invasione russa, quando le truppe di Putin hanno fatto saltare in aria la parete della sua camera da letto con proiettili traccianti da 40 mm.
È stata uccisa a colpi di arma da fuoco. A raccontare la sua storia sono i suoi parenti, intervistati dal Mirror.
Svetlana avrebbe acceso la sua lanterna, terrorizzata dopo aver udito i colpi, i proiettili di un fucile d’assalto l’hanno raggiunta attraverso la sua finestra senza darle scampo, secondo i suoi vicini devastati.
Sua figlia Irina, 52 anni, che vive a 200 metri di distanza, ha detto in lacrime: “Hanno sparato nella casa di mia madre, l’hanno svegliata, poi le hanno sparato una volta che ha acceso la luce”.
Il genero di Svetlana, Andrei, un riparatore di lavatrici di 52 anni, ha trovato il suo corpo il giorno successivo. “Sono troppo arrabbiato per andare a casa sua. Non so cosa posso dire – non la riporterà indietro. Stavano uccidendo dei civili qui. Nessuno sapeva che sarebbe successo. È così scioccante”.
Nella camera da letto di Svetlana uno dei bossoli è stato trovato vicino al tappeto insanguinatola, la dentiera dell’anziana sul pavimento, i suoi bastoni da passeggio appoggiati al muro.
Andrei, visibilmente scioccato, indica le foto di sua suocera, dei suoi nipoti, e dei suoi stessi figli. Poi guarda i detriti e le pareti distrutte dai proiettili: “Lo hanno fatto. Guarda cosa hanno fatto i russi”.
“Sapevamo che erano qui. Potevamo sentire i rumori e gli spari, ma non avremmo mai pensato che avrebbero sparato deliberatamente ai civili. Mia moglie non può venire qui. Lei rifiuta. È troppo sconvolgente. Sì, sono stato io a trovarla. Tutto quello che ha fatto è stato accendere una luce e poi hanno saputo che era lì e l’hanno uccisa”.
(da Fanpage)
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