I TRE PARADOSSI SULLA STRADA AD ALMIRANTE A ROMA
IL M5S NON VUOLE DEDICARLA A “UN RAZZISTA” MA STA AL GOVERNO COI PEGGIORI RAZZISTI, IL PD SI ACCODA DIMENTICANDO DI QUANDO BERLINGUER SI VEDEVA CON IL LEADER DEL MSI, LA MELONI LO PROPONE PER LUCRARCI QUANDO ALMIRANTE DICEVA L’OPPOSTO DI QUANTO SOSTIENE LEI
I fatti li conoscete: il consiglio comunale di Roma ha approvato una proposta di Fdi di titolare una strada a Giorgio Almirante, storico segretario del Msi, con il voto determinante del M5s.
La sindaca Raggi, assente alla votazione, ha prima dichiarato che il Consiglio è sovrano, poi ha annunciato che bloccherà la proposta attraverso una mozione che vieterà di dedicare strade a chi si è macchiato di dichiarazioni e atti razzisti (collegandosi all’adesione di Almirante alla Rsi).
La vicenda mette in evidenza tre paradossi.
Faccio una prima premessa, così evitiamo equivoci: chi scrive ha militato 22 anni nel Msi e non certo su posizioni “almirantiane”.
Seconda premessa: ad Almirante sono dedicate decine di strade in tutta la Penisola, quindi non rappresenta certo una novità .
Terza premessa: ad Almirante non sarebbe fregato nulla di una strada a suo nome, ma di vedere portare avanti i punti cardine del Msi che non a caso era declinato in Movimento SOCIALE Italiano, non quindi destra reazionaria, becera e asociale come quella attuale.
Veniamo al primo paradosso che induce a fragorose risate.
Sentire rifiutare la dedica di una strada a un personaggio in quanto “razzista” proprio da coloro che SI SONO ALLEATI AI RAZZISTI per una poltrona è tragicomico. Soprattutto perchè le scelte e gi errori di Almirante sono stati conseguenza di eventi storici passati mentre quelle grilline sono attuali.
Almirante, in una celebre intervista al Corriere disse, ricostruendo gli anni della sua adesione alla Rsi: “In quel regime [quello fascista] sono nato e cresciuto, ad esso avevo creduto fino a ignorare o a scusare i suoi errori. Potevo abbandonarlo nel momento della sua disfatta? Il mio passato è stato quello. Non posso rinnegarlo.”
Nessuno può dire che nel programma e nei comportamenti del Msi nel dopoguerra vi sia mai stata la rivendicazione delle odiose leggi razziali, anzi semmai l’opposto.
Come fino agli ultimi anni del partito non vi furono mai iniziative politiche “razziste” contro i primi immigrati che si affacciavano in Italia.
Il M5s ha il diritto ovviamente di dedicare le strade romane a chi pare a loro, ma per negarle trovino altra motivazione perchè chi si fa interprete di istanze razziste NON HA TITOLO per giudicare gli altri .
Secondo paradosso
Il Pd è insorto a ruota, un po’ per attaccare i grillini, un po’ per giustificare che sono ancora al mondo. Ma sentire a distanza di 40 anni la solita litania da “DURI E PURI” contro un uomo politico che il loro segretario Berlinguer incontrava di nascosto per evitare la guerra civile in Italia, con grande senso dele istituzioni da parte di entrambi, è vecchia politica.
Oggi il tema è chi sta coi poveri e chi coi ricchi del mondo, chi è razzista e chi no, il fascismo e il comunismo non c’entrano una mazza.
Almirante e Berlinguer oggi starebbero dalla stessa parte, almeno su questi temi.
Quando a sinistra (e a destra) lo capiranno sarà sempre troppo tardi.
Terzo paradosso
“La destra o è coraggio o non è, è libertà o non è, è nazione o non è, la destra o è Europa o non è.” Così si esprimeva Giorgio Almirante, disegnando una Europa unita, contrapposta agli imperialismi politici e finanziari Usa e Sovietico.
Oggi vuole dedicargli una strada, lucrando sul suo nome, un partito che nega l’Europa in nome di un sovranismo d’accatto e di un becero nazionalismo da avanspettacolo, che ha come riferimento un ex agente del Kgb che ha accompagnato la Russia dal regime comunista a una oligarchia antidemocratica in mano a personaggi che hanno lucrato sull’energia trasferendo gli utili in conti esteri.
Tutto l’opposto dei punti cardine del Msi di Giorgio Almirante, per non ricordare l’assoluta assenza di temi come la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese nel programma della sedicente “destra” italiana.
Se volete ricordare Giorgio Almirante invece che pensare alle strade sarebbe meglio cercaste di ritrovare la VIA maestra: merito, legalità , socialità , solidarietà , Europa.
Per quelle non serve una targa, basta la vista buona.
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