“I VIGILI NON L’HANNO SOCCORSA DOPO AVERLA PESTATA, ANZI L’HANNO TENUTA AL COMANDO PER ORE”: PARLA L’AVVOCATO DI BRUNA, LA DONNA TRANS PESTATA DALLA POLIZIA MUNICIPALE A MILANO
“HA UNA BRUTTA FERITA ALLA TESTA, COMPATIBILE CON UNA MANGANELLATA, È SCONVOLTA, TRISTE, DEPRESSA. È TERRORIZZATA, HA PAURA CHE QUALCUNO POSSA FARLE ANCORA DEL MALE”
Ha incontrato il suo legale Bruna, la 42enne colpita con calci e manganellate due giorni fa a Milano da agenti della Polizia locale. Dopo l’aggressione che ha subito, ripresa in un video diventato virale, è intenzionata a presentare denuncia contro i vigili.
«Ha una brutta ferita alla testa col sangue raggrumato, compatibile con una manganellata, è sconvolta, triste, depressa, piange e non riesce proprio a rivedere il video che ha ripreso quella scena», ha spiegato l’avvocata Debora Piazza, che l’ha accompagnata anche al Svs della clinica Mangiagalli.
«È terrorizzata, ha paura che qualcuno possa farle ancora del male», ha aggiunto il legale. La denuncia sarà presentata al più presto, dopo il referto medico. Attualmente è aperta una inchiesta dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione, nella quale nei prossimi giorni dovrebbero essere iscritti i nomi di almeno tre dei quattro agenti della Locale.
La legale ha chiarito che la donna, nel colloquio del pomeriggio nello studio legale, ha fornito la versione già data alla stampa. L’avvocatessa ha aggiunto: «Non l’hanno neanche soccorsa dopo averla pestata, anzi l’hanno tenuta al comando per ore».
(da Open)
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