IACOPO MELIO E’ IL PIU’ VOTATO IN TOSCANA
DA “VORREI SOLO PRENDERE IL TRENO” AL CONSIGLIO REGIONALE
In fondo lui voleva solo prendere il treno. Con oltre 11mila preferenze Iacopo Melio è il candidato più votato del collegio di Firenze in queste elezioni regionali.
E uno dei più votati in tutta la Toscana. Iacopo, capolista Pd, ha annunciato la sua candidatura alla fine di luglio, con una lettera. «Dopo essermi preso del tempo per riflettere con attenzione, ho deciso adesso di accettare quest’ultimo invito a provare a portare nelle Istituzioni le idee e i valori che da sempre promuovo insieme a voi», scriveva.
Il voi a cui si riferisce sono gli utenti che lo seguono sui social, oltre 650 mila follower solo su Facebook. Un influencer, si potrebbe dire. O meglio un ragazzo con una disabilità che è riuscito a raccontare le difficoltà che vive ogni giorno facendo appassionare anche chi non ha nemmeno idea di cosa voglia dire vivere su una sedia a rotelle.
Come abbiamo raccontato su Open, dalla sua storia è nata l’associazione Vorrei prendere il treno, impegnata per abbattere le barriere architettoniche. Nel 2019 la sua storia è stata celebrata anche da Sergio Mattarella, con la nomina a Cavaliere della Repubblica.
«Un segnale con una gentilezza prepotente»
Iacopo non ha potuto fare campagna elettorale. Non un comizio, una cena e tantomeno una stretta di mano. Per lui il Coronavirus è una minaccia seria.
Nella sua quarantena lunga sette mesi è uscito solo una volta, per votare. E oggi, finita la conta delle preferenze, è proprio a chi come lui è andato ai seggi che dedica un post: «In tanti, da tutta Italia, mi avete chiesto in questi anni di rappresentare un “cambiamento”, dando un segnale che scuotesse i cuori e le teste di chi aspetta di ritrovare l’entusiasmo perduto. Quel segnale è arrivato stanotte, con una gentilezza prepotente, facendosi spazio a testa alta».
In questi giorni frenetici non ha rilasciato interviste. Da ora comincerà a parlare, spiegando come pensa al suo futuro in regione, anche se ha già chiarito che le sue attenzioni non saranno rivolte solamente ai disabili ma a tutta la comunità . Ma ora un po’ di pausa, prima di iniziare il mandato: «E allora crediamoci in questo nuovo sogno chiamato “cambiamento”, che oggi è il primo passo e migliore non poteva essere».
(da Open)
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