IL 90% DEI MIGRANTI ARRIVA CON I BARCHINI, MA AI RAZZISTI RODE QUEL 10% CHE ARRIVA GRAZIE A CHI DEDICA LA PROPRIA VITA A NON FAR AFFOGARE I POVERI
SE C’E’ CHI RISPETTA LA LEGGE DEL MARE E QUELLE INTERNAZIONALI SONO LE ONG, LORO NON SONO A PROCESSO PER SEQUESTRO DI PERSONA
Non hanno ricevuto finora “comunicazioni operative dal ministero dell’Interno su un eventuale veto all’ingresso nelle acque territoriali italiane”. Quindi, al momento, proseguono con il loro operato.
Il ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili Matteo Salvini e quello dell’Interno Matteo Piantedosi hanno iniziato la loro guerra alle due Ong che si trovano in questo momento nel mare Mediterraneo. Ma loro, la Ocean Viking (bandiera della Norvegia) della ong francese Sos Mediterranee – che al momento ha 146 persone salvate a bordo – e la Humanity One (bandiera della Germania) di Sos Humanity – al momento in acque ad est di Malta con a bordo 180 persone soccorse – non intendono cedere a quella che si può definire una persuasione internazionale. “Come organizzazione di ricerca e soccorso seguiamo la legge internazionale del mare, salvando persone in difficoltà” ha detto all’ANSA Sos Humanity.
Persuasione internazionale perché il neoministro dell’Interno stamane ha emanato, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto perché informino le articolazioni operative che il ministero degli Affari esteri, con note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera, ha rilevato che le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1 attualmente in navigazione nel Mediterraneo non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”. Una decisione che ha ricevuto il plauso di Salvini che solo ieri aveva incontrato il comandante generale della Guardia Costiera Nicola Carlone, insieme al quale aveva già segnalato la presenza di queste due navi con a bordo migranti. Salvini ha ricominciato così da dove aveva lasciato, seppur da un Ministero diverso.
L’appello di Salvini è stato immediatamente colto stamane da Piantedosi per la felicità del leader della Lega, che vuole tenere nelle sue mani la competenza sulla Guardia costiera, senza transitare al nuovo ministero delle Politiche del Mare e del Sud, guidato da Nello Musumeci. “Bene l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a proposito di due Ong: come promesso, questo governo intende far rispettare regole e confini” ha detto il il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Le parole di Salvini e Piantedosi per ora non hanno però sortito l’effetto sperato, cioé probabilmente quello di spaventare le Ong, indurle a fermare il proprio lavoro. Anche Medici Senza Frontiere, sentita da Huffpost, fa sapere che non vuole rilasciare al momento commenti precisi alla decisione di Piantedosi, ma che “continuerà a salvare persone in mare, senza alcuna pausa”. Ha commentato invece le parole di Salvini e del ministro dell’Interno la Ong Sea Watch. “Mentre si riaffaccia nel dibattito l’assurda idea del blocco navale, mentre le nostre navi per il soccorso sono bloccate nei porti, a Lampedusa arrivano i cadaveri di altri due bambini. Avevano pochi giorni e forse erano gemelli. Serve una missione di soccorso, non disumanità” ha detto.
Le due navi sono state ritenute “non in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale” perché, secondo il ministero dell’Interno e quello degli Esteri – che ha inviato note verbali alle ambasciate degli Stati di bandiera, Norvegia e Germania – “le operazioni di soccorso sono state svolte in piena autonomia e in modo sistematico in area Sar senza ricevere indicazioni dall’Autorità statale responsabile di quell’area Sar, Libia e Malta, che è stata informata solo a operazioni avvenute. Anche l’Italia è stata informata solo a operazioni effettuate”. Le Ong però ribattono sostenendo di aver agito in conformità con le leggi. “Da anni – ha spiegato, interpellata dall’AGI, la ong Sos Mediterraneee – informiamo passo dopo passo le autorità competenti sui distress cases e su tutta la nostra attività; da anni chiediamo a tutte le autorità competenti il coordinamento dei soccorsi, richieste a cui non rispondono”.
È un battesimo del fuoco quello del governo Meloni che parte con il ritorno della strategia dei porti chiusi da attuarsi con azioni di polizia e una persuasione anche a livello internazionale che è già ben delineata dalla decisione della Farnesina e del Viminale che vanno nella direzione annunciata da Salvini. Tutto fa presagire che sia riniziata la guerra alle Ong, nonostante proprio gli sbarchi delle ultime 24 ore confermino che le navi umanitarie portano a terra appena il 10% dei migranti in arrivo. Meloni non smentisce Salvini e anzi, nel discorso di oggi alla Camera, riporta in auge la missione navale Sophia, che però nel 2019 è stata affondata dallo stesso Salvini, che ha fatto rimanere la missione senza navi. Insomma, sembrano essere tutti d’accordo nella battaglia alle Ong, che però, al momento, non mostrano segnali di resa.
(da Huffingtonpost)
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