IL CARDINALE MATTEO ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI ITALIANI, FA A FETTE PIANTEDOSI
“IL GRANDE PROBLEMA È CHE I MIGRANTI CHE SONO AFFOGATI AL LARGO DELLA CALABRIA AVEVANO DIRITTO AD ESSERE ACCOLTI, SCAPPAVANO DA UNA GUERRA E QUINDI BISOGNA CERCARE CHE I RIFUGIATI SIANO TRATTATI COME TALI”…”L’OSSERVATORE ROMANO” METTE IL CARICO: “CHI LASCIA IL PROPRIO PAESE LO FA PERCHÉ NON HA ALTERNATIVE, PERCHÉ LA SUA STESSA VITA È A RISCHIO”
“Chi lascia il proprio Paese lo fa perché non ha alternative, perché la sua stessa vita è a rischio”. Lo sottolinea l’Osservatore Romano in un editoriale in prima pagina dal titolo: “La marcia indietro dei diritti umani”. Ripercorrendo la denuncia del segretario generale Onu Antonio Guterres, il giornale del Papa parla dell’ “indifferenza nei confronti dei diritti dei migranti che cercano un mondo migliore e trovano, invece, la morte in mare.
Nel loro caso, come ripetuto spesso da Papa Francesco, ad essere violato è anche il ‘diritto a non dover migrare’, ossia ad avere in patria condizioni di pace e sicurezza sociale ed economica, troppe volte messe a rischio da guerre, conflitti e conseguenze del cambiamento climatico”.
“Il grande problema è che quelli che sono affogati avevano diritto, diritto ad essere accolti, scappavano da una guerra, la maggior parte di loro probabilmente erano afgani, e quindi bisogna cercare che i rifugiati siano trattati come tali e quindi hanno il diritto di essere esaminati. Se noi neghiamo di fatto questo diritto, tradiamo tutta la consapevolezza che proveniva dalla Seconda guerra mondiale”. Così il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, in un dibattito sulla Fratelli tutti, al cui centro c’è stato il naufragio di Crotone.
(da agenzie)
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