IL CASO LAMPEDUSA E’ COLPA DI MARONI: NON HA FATTO NULLA PER PREVENIRE QUESTO SCENARIO
ALLA LEGA IL CAOS NELL’ISOLA CONVIENE: LA LEGA SENZA CLANDESTINI NON SAREBBE NULLA…MA QUANDO L’EMERGENZA POI ARRIVA DAVVERO NON SA COME GESTIRLA, IGNORANDONE CAUSE ED EFFETTI
Il caos a Lampedusa è colpa di Bobo Maroni, perchè alla Lega non frega nulla dell’Italia.
Questo è un dato di fatto, conclamato e aritmeticamente dimostrato.
Sono mesi che il ministro dell’Interno lancia l’allarme su emergenze come quella che si sta drammaticamente vivendo in questi giorni a Lampedusa. Mesi di avvisaglie, di conferenze stampa, di annunci, di comunicati alle agenzie: ma in concreto cosa ha fatto per prevenire tale scenario?
A cosa serve inviare oggi navi, militari, mezzi aeronavali: ormai è tardi.
Se lo raccontavano ai quattro venti, perchè mai non hanno fatto nulla per evitare tutto questo?
Perchè non hanno mandato le navi prima?
Perchè non sono andati a Lampedusa prima che l’inevitabile accadesse?
La risposta è semplice: gli conviene così.
Perchè la Lega senza cladestini non sarebbe nulla.
La Lega senza questa emergenza sarebbe il nulla.
Perchè il partito della Padania, quello impegnato nel preservare le identità , o il neolocalismo da strapazzo, prima imbeve di cultura emergenziale il tessuto sociale del Paese e straripa in propaganda e demagogia.
E poi, quando l’emergenza arriva davvero, non sa come gestirla, da dove iniziare, ignorandone cause ed effetti.
La “vampirizza”, perchè il suo unico obiettivo è sub alimentare una perenne competizione elettorale, senza la quale la sua sopravvivenza stessa non avrebbe senso.
Perchè non offre risposte, non azzarda analisi o proposte (ragionate), non volge lo sguardo al futuro.
Rinchiusi come sono in un provincialismo fanatico e sordo.
Come dimostrato, ancora una volta, con la fuga dall’aula del consiglio regionale lombardo, in occasione dell’Inno di Mameli.
E’come la battutaccia che ripete Umberto Bossi: “Immigrati fora da i ball. Al Nord? Meglio restino vicino casa”.
No, non sono più in gioco il dispetto fatto agli avversari, o le schermaglie campanilistiche buone forse per strappare qualche altro consiglio di amministrazione nelle municipalizzate, o l’opportunità di conquistare le prime pagine di qualche foglietto di partito, dalle parti del fu Pdl molto in voga.
Qui si tratta di certificare dinanzi ad un notaio, perchè no un cittadino lampedusano, che chi dovrebbe impedire quel caos nè è stato invece il principale artefice.
(da “Il Futurista“)
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