IL FESTIVAL DI SANREMO FINISCE CON UN SALDO ATTIVO DI 6,5 MILIONI E METTE A TACERE I SOLITI FANCAZZISTI
LE CIFRE PARLANO CHIARO: 5 SERATE CON UNA MEDIA DI SHARE DEL 49,58% CONTRO IL 48, 64 DEL 2015, LA PIU’ ALTA DEGLI ULTIMI 11 ANNI… CHI CRITICA I CACHET DEGLI OSPITI NON CONOSCE LE LOGICHE COMMERCIALI, VADA A DARE UN’OCCHIATA AL BUCO DI BILANCIO DELL’EXPO’
Il festival di Sanremo può piacere o meno, non è questo il problema.
L’importante è che la Rai non perda quattrini dei contribuenti, anzi magari ci guadagni.
E quando le cifre dimostrano che si finisce con un saldo attivo, le polemiche su quanti quattrini siano stati elargiti agli ospiti lasciano il tempo che trovano.
Se un ospite ti fa guadagnare “dieci”, con il richiamo della sua presenza, è normale riconoscergli “cinque”, questa è la logica del libero mercato, piaccia o meno ai soliti fancazzisti.
Vediamo quindi i dati ufficiali.
Le cinque serate della 66^ edizione di Sanremo 2016 sono state viste da una media di 10.746.429 spettatori, pari al 49.58% share contro il 48.64%” dell’anno scorso, lo share più alto degli ultimi 11 anni.
Quindi un successo di pubblico certificato.
Passiamo al rendiconto economico.
E’ record anche a livello di incassi per il Festival: questa edizione è costata 15,5 milioni, 500 mila euro in meno rispetto all’anno scorso, mentre i ricavi al momento si attestano a 21 milioni netti cui va aggiunto 1 milione di ricavi commerciali, legati in gran parte alla vendita dei biglietti, dunque il saldo è positivo per 6,5 milioni”.
Leone ha ricordato che “fino a tre anni fa i costi del festival superavano i ricavi”.
Quindi un successo anche commerciale.
In un Paese dove si buttano soldi pubblici dalla finestra, un raro esempio di iniziativa artistica in attivo, senza contare il ritorno di immagine in chiave turistica per l’intera penisola, visto l’Eurovisione.
I soliti tromboni sono serviti.
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