IL M5S DI PALERMO SI SCHIERA CON I MAGISTRATI: “SALVINI DEVE SCUSARSI”
GIA’ PER IL CASO DICIOTTI IL GRUPPO COMUNALE AVEVA ATTACCATO SALVINI, TRA I GRILLINI CRESCE L’INSOFFERENZA PER LA LINEA DI MAIO
I consiglieri comunali criticano il ministro dell’Interno. Già per il caso della Diciotti Prima il caso Diciotti, adesso l’attacco durissimo del ministro Matteo Salvini in diretta Facebook ai magistrati di Palermo che lo hanno indagato e gli contestano il reato di sequestro di persona.
Il Movimento 5 stelle, principale alleato del governo gialloverde, proprio a Palermo prende le distanze con forza dal ministro.
Lo aveva fatto il capogruppo Ugo Forello durante i giorni di tensione al porto di Catania, con la nave Diciotti tenuta ferma insieme all’equipaggio per giorni.
Ma adesso è il gruppo a Sala delle Lapidi ad attaccare Salvini e il suo atteggiamento contro i magistrati.
“La magistratura di Palermo e quella italiana devono avere il massimo rispetto, soprattutto da persone che ricoprono ruoli istituzionali di grande importanza – scrivono in un post Forello e i consiglieri Antonino Randazzo e Giulia Argiroffi – i giudici non perseguono il fine di raccogliere il consenso popolare e agire secondo il sentire dei potenti di turno, ma devono applicare la legge in modo uguale per tutti. Tutto ciò è fondamentale per garantire lo stato di diritto, la giustizia e l’equità . Un politico, un ministro che recita su facebook scenate del genere dovrebbe scusarsi immediatamente”.
Un post molto netto che segna il solco anche dentro il Movimento. Salvini già durante i giorni del caso Diciotti aveva attaccatto i magistrati.
Oltre a Forello anche il deputato regionale Giampiero Trizzino aveva criticato aspramente la gestione della vicenda da parte del ministro, ma il leader dei 5 stelle Giancarlo Cancelleri, in una intervista a Repubblica, invece si era espresso a favore dell’azione del governo.
Il post di oggi, dei consiglieri comunali di Palermo, riapre il fronte interno al Movimento. E farà alzare la tensione dentro i 5 stelle siciliani.
(da agenzie)
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