IL MINISTERO DELLO SVUOTACANTINE COSTA PIU’ DI QUEL CHE PORTA IN DISCARICA
CALDEROLI SI VANTA DI AVER TAGLIATO 29.000 LEGGI INAPPLICATE DA DECENNI…PER FARLO BASTAVANO 10 DIPENDENTI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, NON C’ERA BISOGNO DI UN MINISTERO DELLA SEMPLIFICAZIONE CON DECINE DI DIPENDENTI, CONSULENZE E SOTTOSEGRETARI…DICE CHE SI RISPARMIERANNO 6 MILIONI: BALLE, DICA PIUTTOSTO QUANTO COSTERA’ LA BANCA DATI CHE VUOLE CREARE
Immaginate di avere una vecchia cantina o un’ampia soffitta dove conservate oggetti che non usate più da tempo, antichi bauli contenenti abiti che non indossereste mai più, armadi e cassapanche logorati dal tempo e buoni solo per fare legna.
Il giorno che vorreste riacquistare un po’ di spazio che fareste? Chiamereste uno “svuotacantine” che caricherebbe tutto questo materiale inutile sul suo vecchio autocarro e, per pochi euro, partirebbe per la più vicina discarica.
O forse vi sognereste di creare un nuovo Ministero? Ebbene, il governo italiano ha pensato di inventarsi un Ministero, quello della semplificazione, e di affidarlo ad un chirurgo maxillo-facciale, di nome Roberto Calderoli, leghista, per un’operazione, in effetti, plastica, più che di sostanza.
Si dà una patina di rinnovamento, ci si spende l’immagine di un Governo che cancella le leggi superate dal tempo, una delle tante operazioni di facciata che fanno audience nei Tg.
Per fare questa operazione, il ministro si avvale di un sottosegretario leghista anch’esso ( il ligure Balocchi, esperto nel “tagliare i costi della politica”, tanto è vero che, oltre ad essere uno dei deputati più assenteisti del Parlamento, quando doveva partecipare a Milano ai consigli di amministrazione della banca leghista si faceva accompagnare dall’auto blu ministeriale per un impegno non certo istituzionale, altrimenti “l’aereo avrebbe dovuto pagarselo”).
Calderoli ha poi una congrua struttura di decine di funzionari, capogabinetto, addetto stampa, consulenti esterni, auto di servizio, impiegati, segretarie e collaboratrici.
Fatta questa premessa per darvi un’idea del quadro in cui ci muoviamo, veniamo alla notizia: il ministro Calderoli ha annunciato che ben 29.095 leggi promulgate tra il 1860 e il 1948, ormai inapplicate e superate da tempo saranno abrogate con apposito decreto legge. Si tratta della seconda operazione”taglialeggi” dopo le prime 3.300 abrogate a fine estate.
Il decreto è composto di tre articoli: il primo provvede all’abrogazione delle norme, il secondo istituisce una banca dati denominata “Bancattiva” che dovrebbe essere operativa da giugno, contenente le leggi pubblicate dal 1975 in poi. L’operazione costerà la bellezza di 200 euro ogni legge inserita.
Il Calderoli, invece di dirci quanto costerà questa sua scontata idea complessivamente, preferisce comunicarci che, con le leggi “tagliate” e che quindi non saranno inserite, il risparmio sarà di circa 6 milioni di euro. Considera in pratica un risparmio il non pagare 200 euro per le 30.000 leggi abrogate, senza ricordarsi un piccolo dettaglio: che non glielo ha ordinato il medico di creare Bancattiva e di pagare la bellezza di 200 euro per inserire una legge nel sistema informatico.
Se a ciò aggiungessimo i costi del suo Ministero inutile, del personale, delle consulenze, altro che “tagliare i costi”, siamo di fronte a uno sperpero di denaro pubblico.
Il terzo articolo del decreto poi è significativo, recupera in pratica una trentina di provvedimenti che erano stati abrogati per sbaglio da Calderoli a giugno e che non potevano esserlo, pensa un po’ che bella figura che ha fatto il maxillo-facciale…nella fretta di fare la plastica ha sbagliato paziente.
In realtà il problema leggi superate, ormai inapplicate da decenni e quindi da abrogare, è un tema affrontato da anni da diversi giuristi, non l’ha certo inventato questo Governo.
Diciamo molto chiaramente che lo sfoltimento andava certamente fatto, ma erano più che sufficienti una decina di funzionari del Ministero della Giustizia con un paio di esperti. Nessuna urgenza, sono leggi inapplicate, non creano danno, come i vostri vecchi bauli in soffitta.
Ci avrebbero messo lo stesso tempo, non sarebbero costati un euro e avremmo ottenuto gli stessi risultati. Invece si è preferito creare addirittura un Ministero, con costi milionari solo per permettere a qualcuno di giustificare la propria presenza in Consiglio dei Ministri ( dopo il caso Gheddafi, Calderoli era in difficoltà ) e di potersi presentare tronfio in Tv per annunciare di aver tagliato 30mila leggi.
Un’operazione di facciata, più che maxillo-facciale, tipicamente leghista…gestita da un Ministero inutile, con milioni di euro spesi inutilmente, per fare il lavoro che avrebbero potuto fare tranquillamente 10 funzionari del Ministero della Giustizia.
Che poi il poter dire di aver abrogato leggi di inizio secolo sulla “dote della principessa”, sull’acquisto di materiale per le ferrovie del 1900, sulle pensioni per le vedove dei caduti in guerra, possa sempre indurre qualche gonzo a ritenere che si sia risparmiato, fa parte della politica spettacolo e di quel teatrino della politica cui fa spesso riferimento anche Berlusconi.
Peccato che si guardi sempre in casa d’altri e mai in casa propria, sia a destra che a sinistra…
E’ cosi che si finisce per far passare da legislatore un modesto manovale svuota cantine, profondo conoscitore di discariche pubbliche e incarichi ministeriali.
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