IL MONITO DEL PRESIDENTE EMERITO DELLA CONSULTA SULLA PATACCA DEI VITALIZI: “FORTE RISCHIO INCOSTITUZIONALITA’ UNA NORMA RETROATTIVA”
LO SANNO ANCHE GLI ANALFABETI, MA L’ELETTORATO GRILLINO E LEGHISTA HA BISOGNO DI ESSERE PRESO PER I FONDELLI
Un intervento sui vitalizi degli ex parlamentari, che passi attraverso il ricalcolo con metodo contributivo dei trattamenti in corso, potrebbe essere «a forte rischio di incostituzionalità ».
Per questo «bisogna riflettere, cercando di salvaguardare i principi in una disciplina ragionevole».
L’invito a «intervenire con molta delicatezza», perchè si rischia di ledere il «principio dell’affidamento», viene dal presidente emerito della Consulta Cesare Mirabelli, che ipotizza anche una possibile strada alternativa: un «contributo di solidarietà » per gli ex deputati e senatori, «graduato rispetto alla dimensione del trattamento in essere» e che incida di più su chi ha avuto il vitalizio per una breve attività parlamentare.
«Un giudizio non si può dare a priori. Dipenderà dall’analisi che verrà fatta e dalla soluzioni che saranno prospettate – premette Mirabelli – Ma si tratta di un terreno abbastanza scivoloso. Il problema riguarda sia le fonti, cioè se possa bastare una delibera dell’Ufficio di presidenza della Camera o se non debba essere la legge a intervenire; sia in quali termini si possa intervenire su una situazione esistente, senza violare il principio di affidamento. La Corte ha già detto che l’incisione sui godimenti in essere, con una revisione in percentuale, può essere consentita in situazioni di emergenza e in limiti temporali definiti. Si tratta di questo? il primo compito dei questori sarà dunque fotografare la realtà e individuare quali sono le situazioni irragionevoli».
(da “il Mattino”)
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