IL PAESE DI PULCINELLA: SARRI POTREBBE CAVARSELA CON SOLO 2 GIORNATE DI SQUALIFICA (E SOLO IN COPPA ITALIA L’ANNO PROSSIMO)
IN UN MONDO DEL CALCIO DOVE UN PRESIDENTE DA’ DELLE LESBICHE ALLE CALCIATRICI NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI PIU’ DI NULLA… L’ESILARANTE TESI GIURIDICA CHE IL GIUDICE SPORTIVO APPLICHEREBBE
Dopo la rissa verbale, gli insulti, i veleni e le scuse, la notte della sfida di Coppa Italia fra il Napoli e l’Inter finisce sul tavolo della giustizia sportiva.
Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri potrebbe, alla fine, cavarsela con due giornate di squalifica da scontare nelle prossima edizione della Coppa Italia visto che gli azzurri sono stati eliminati dall’Inter al San Paolo.
Il giudice sportivo Giampaolo Tosel, infatti, potrebbe non qualificare gli insulti di Sarri al collega interista Roberto Mancini («Mi ha detto “Siediti finocchio”…») come comportamento discriminatorio per motivi di sesso e, quindi, non punire con la sanzione minima di quattro mesi l’ex tecnico dell’Empoli.
Il ragionamento? Non saremmo in presenza di un insulto razzista, ma di una offesa generica e punibile con delle giornate di stop.
Notoriamente, Mancini è eterosessuale e, quindi, le parole di Sarri nei suoi confronti potrebbe essere giudicato come una offesa e non come un insulto omofobo.
Se invece Mancini fosse gay allora si ravvisebbe il comportamento discriminatorio.
Una tesi esilarante che all’estero farebbe sganasciare dalle risate, ma che nell’Italia in cui un presidente di federazione apostrofa come “lesbiche” le calciatrici non deve meravigliare.
(da “il Corriere della Sera“)
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