IL PATTO CRIMINALE ITALIA-FRANCIA-GERMANIA: IMPEDIRE ALLE ONG DI SALVARE VITE UMANE, QUELLO CHE L’EUROPA DEI VILI HA RINUNCIATO A FARE
DUE ANNI FA L’IMPEGNO FIRMATO DI RIDISTRIBUIRE, ENTRO SETTEMBRE 2017, IN TUTTI I PAESI UE 160.000 RICHIEDENTI ASILO SBARCATI IN GRECIA E ITALIA… AD OGGI SONO STATI APPENA 6.634, MA IL GOVERNO ITALIANO INVECE CHE IMPORRE IL RISPETTO DELL’ACCORDO, PENSA A ELIMINARE LE ONG
Il patto criminale che è stato tracciato ieri a Parigi dovrebbe portare i sottoscrittori davanti a un tribunale internazionale, altro che vantarsi di “aver raggiunto un’intesa”.
Siamo di fronte a un patto che viola gli accordi sottoscritti esattamente due anni, nell’estate del 2015.
L’Unione Europea in quella data aveva firmato un documento in cui si impegnava, entro settembre 2017, a ricollocare in tutti i Paesi della Ue 160.000 richiedenti asilo approdati sulle coste di Grecia e Italia.
Per quanto riguarda il nostro Paese era di 40.000 la quota prevista.
Siamo arrivati alla scadenza e , come certificata il Corriere della Sera, sono stati ricollocati appena 6.634 profughi in totale su 160.000.
La prima cosa che avrebbe dovuto “pretendere” l’Italia è l’immediata presa in carico da parte degli altri Stati di almeno 35.000 richiedenti asilo entro 48 ore.
In caso contrario via libera a tutti: chi riesce a passare le frontiere di confine diventa di competenza di altri Paesi, altro che “ritornarceli” indietro come stanno facendo Franciaa, Svizzera e Austria.
Questo doveva fare il governo, insieme al blocco dei versamenti all’Unione europa fino a che tutti gli Stati onorassero la firma apposta due anni fa.
A dimostrazione che l’Italia NON SI FA PRENDERE PER IL CULO da nessuno.
Ma passiamo a un altra serie di dati per capire chi sta facendo qualcosa e chi no: nei prima 4 mesi del 2017 solo 4 Paesi europei hanno sopportato il 75% delle richieste di asilo: Germania 49.090 (30%), Italia 36.900 (22%), Francia 22.000 (13%), Grecia 16.500 (10%). Poi viene la Gran Bretagna con 8.400 (5%).
Altro dato: dove e quanti richiedenti asilo per singoli Stati sono stati ricollocati quei 6.634 ripartiti negli ultimi due anni? Germania 2.946, Norvegia 813, Svizzera 715, Finlandia 707, Olanda 612, Francia 330.
Altro dato: non è vero che solo il 20% dei richiedenti asilo ha diritto alla protezione e tutti gli altri sono migranti economici. Fino a tre anni fa erano il 60%, ora sono il 40% per un semplice motivo: si nega che in certi Stati vi siano guerre civili in corso e il gioco è fatto, nel cinismo più bieco.
Siamo arrivati a respingere esseri umani a rischio, rimandandoli dai loro carnefici. Eliminando il secondo grado di giudizio davanti a un giudice è più facile, visto che il 60% dei ricorsi in secondo grado veniva accolto.
A fronte di questo quadro, l’accordo criminale di Italia-Francia-Germania (su proposta italiana) pensa invece a fare la guerra alle Ong, con l’evidente scopo di farle arretrare non certo dalle acque libiche (dove non sono mai entrate, salvo che su indicazione della Guardia costiera italiana).
Pìù arretrano le Ong più morti in mare ci saranno e meno profughi arriveranno: questo il cinico disegno messo in atto, roba da denuncia al tribunale internazionale.
Non solo: altri soldi e motovedette alla Guardia costiera libica, la stessa sotto processo per crimini contro l’umanità al Tribunale penale internazionale, quella che prende le mazzette per decidere chi far partire e chi no, quella che spara contro le navi delle Ong e contro le motovedette italiane.
Invece che perseguire chi istiga all’odio razziale si persegue, diffamandoli, chi cerca di salvare vite umane.
Vomitevole.
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