IL PATTO DELL’ARANCINO FA LA PRIMA VITTIMA: SGARBI RUZZOLA PER DUE VOLTE DALLE SCALE
PRIMA A FACCIA IN GIU’ DALL’AMMEZZATO, POI NON VEDE IL GRADINO DEL MARCIAPIEDE
Fabrizio D’Esposito sul Fatto di oggi mette insieme un esilarante articolo sulla cena tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni in appoggio alla candidatura di Nello Musumeci.
Il climax dell’articolo è perfetto, visto che alla fine racconta di una doppia caduta di Vittorio Sgarbi:
Si parla di Milan e di Sicilia, evitando la prospettiva nazionale. La faccia di Berlusconi ricorda quella di Totò che grida nella casbah: “Io qua non ci volevo venire”. Il film è Totò le Mokò.
Per fortuna che c’è Vittorio Sgarbi, oltre che Cesa. A mezzanotte e mezza, l’imbolsito critico d’arte, assessore alla Cultura in pectoredi un’eventuale giunta Musumeci, riceve una telefonata. È una donna. Fissano un appuntamento di lì a poco e tutti lo guardano, invidiosi.
Non il leader leghista fidanzato con Elisa Isoardi, volto Rai. “Beato te Salvini che fai l’innamorato fedele”.
Sgarbi saluta, esce dall’ammezzato e a metà delle scale precipita a faccia in giù. Bestemmia, si rialza, si ferma al banco del pesce e divora qualcosa di vivo.
La coda della preda gli spunta dalla bocca.
Poi lascia il ristorante e non vede il gradino del marciapiede.
Un altro tonfo. Che notte.
(da agenzie)
Leave a Reply