IL PENDOLO DI GIORGIA MELONI: UN GIORNO PRO-EUROPA, L’ALTRO TRUMPIANA DE FERO
LA DUCETTA SOGNA UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA, MA AL MOMENTO DEVE ACCONTENTARSI DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE DEI “VOLENTEROSI” CONVOCATO DALL’ODIATO MACRON
Sono giorni evidentemente complessi per la premier, alla ricerca di una coerenza nella sua strategia a metà tra Europa e Stati Uniti, e in attesa di vedere confermata la possibilità di una visita alla Casa Bianca. Le stanno consigliando di non andare prima del 2 aprile, quando Trump farà scattare la tagliola commerciale sull’Ue, perché rischierebbe di diventarne l’involontaria sponsor nello Studio Ovale.
E perché poi, soprattutto, è preferibile avere tempo di costruire un bilaterale strutturato, con delegazioni di ministri e un ampio ventaglio di argomenti su cui confrontarsi, non un blitz in stile Mar-a-Lago. Nel frattempo volerà a Parigi giovedì, al vertice convocato da Macron sulla coalizione dei volenterosi. La missione sotto mandato Onu è diventata un’ipotesi concreta, come nel governo già sapevano da settimane.
Tanto che persino Salvini, dopo essersi scagliato con forza contro l’ipotesi, da qualche tempo si dice favorevole a una missione che coinvolga i caschi blu. E questo, tutto sommato, conforta Meloni: segno che la voce di Salvini è pronta ad affievolirsi un attimo prima di rischiare lo scontro.
(da agenzie)
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