IL POPULISMO È RIMASTO SENZA POPOLO: LA MANIFESTAZIONE DI MARINE LE PEN CONTRO I GIUDICI, A PARIGI, FA FLOP: GLI ORGANIZZATORI SPERAVANO IN ALMENO 20MILA PERSONE, E INVECE NE SONO ARRIVATE AL MASSIMO 6MILA
LA LOTTA CONTRO LA MAGISTRATURA NON FUNZIONA: NEI SONDAGGI, IL 68% DEI FRANCESI CONSIDERA “NORMALE” CHE UNA SENTENZA DI INELEGGIBILITÀ ABBIA EFFETTO IMMEDIATO. E IL 54% RITIENE CHE LA CONDANNA DI LE PEN DIMOSTRI “IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA DEMOCRAZIA FRANCESE”
A parte che il Rassemblement national sperava in almeno 20 mila persone e stime indipendenti ne indicano appena 6.000, ma place Vauban è chiaramente mezza vuota ed è un po’ poco per chiamarlo «il popolo di Francia».
A manifestare per Marine Le Pen «perseguitata dai giudici» […]ci sono giusto i fedelissimi, non la folla imponente che avrebbe dato un senso a questa manifestazione «in difesa della democrazia».
Bardella cerca di compensare alzando i toni della retorica: «La Storia ci ha dato appuntamento qui, in place Vauban, dove riposa Napoleone, gigante il cui solo nome fa vibrare il marmo delle nazioni». Da Napoleone passando per De Gaulle si arriva a Marine Le Pen: «Avete sempre potuto contare su di lei, ma oggi è lei ad avere bisogno di voi, di noi. Aiutatela! Aiutatela di fronte all’ingiustizia, ingrossando l’ondata patriottica ovunque in Francia!».
Un sondaggio di tre giorni fa (Cluster 17 per Le Point ) indica invece che la maggioranza dei francesi (61%) considera giustificata la condanna di Marine Le Pen a quattro anni di carcere (di fatto due con il braccialetto elettronico) e a cinque anni di ineleggibilità, pena accessoria che nel 2027 potrebbe impedirle la candidatura all’Eliseo
Se nell’ovest borghese della capitale il Rassemblement national tenta il richiamo alla Francia eterna, nell’est più popolare la sinistra radicale della France insoumise e gli ecologisti nello stesso momento tengono una contro-manifestazione perché «la legge è uguale per tutti».
Anche qui la folla raggiunge forse la metà dei 15 mila dichiarati dagli organizzatori, ma soprattutto emerge la divisione con i socialisti assenti, rendendo evidente la fine della coalizione del Nouveau Front Populaire, arrivata in testa alle elezioni anticipate della scorsa estate.
La vera sorpresa della giornata arriva forse dalla terza manifestazione, quella alla Cité du Cinéma organizzata dal partito macronista Renaissance per rilanciare il suo leader, l’ex premier Gabriel Attal.
Anche qui partecipazione sotto i 10 mila, ma maggiore entusiasmo e la voglia di Attal di riprendersi un ruolo di primo piano
Le Pen e i suoi alleati hanno cercato di presentare la sentenza di condanna come un attacco antidemocratico, richiamandosi ai suoi buoni risultati nei sondaggi presidenziali.
Il suo discorso sulla democrazia, però, non sembra convincere la maggioranza dell’opinione pubblica: secondo lo stesso sondaggio, il 68% degli intervistati considera “normale” che una sentenza di ineleggibilità abbia effetto immediato. Un’altra rilevazione, dell’istituto Odoxa, mostra che il 54% degli intervistatintervistati ritiene che la condanna dimostri «il buon funzionamento della democrazia francese, grazie alla separazione dei poteri».
(da agenzie)
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