IL PROBLEMA DEL M5S IN EUROPA E’ BEPPE GRILLO
GLI EURODEPUTATI VOTANO COME VERDI E SINISTRA EUROPEA MA GRILLO SI ALLEA UN UKIP E CERCA I LIBERALI
Il passo falso — per non dire la figuraccia — fatto in occasione del mancato accordo con il gruppo dei Liberali al Parlamento europeo, mette in rilievo un totale scollamento tra chi in Europa lavora — gli eurodeputati M5S — e chi in Italia prende le decisioni — Beppe Grillo
Basta guardare i dati.
Da VoteWatch — il sito Internet che monitora le votazioni del 751 eurodeputati — emerge come i 17 eurodeputati del M5S abbiano votato in questi primi due anni e mezzo di legislatura nel 74,2 per cento dei casi come la Sinistra europea (Gue) e al 72,9 per cento come i verdi, mentre solo al 27,1 per cento come gli alleati della prima ora dell’Ukip di Nigel Farage.
Paradossalmente le posizioni dei pentastellati si avvicinano molto di più a quelle dei liberali Alde (50,3 per cento).
Nel post pubblicato sul blog di Beppe Grillo dove veniva presentata all’elettore grillino la possibilità di un’alleanza con i liberali — poi vittoriosa ma rifiutata dai liberali stessi — si legge che i Verdi hanno chiuso la porta al Movimento.
Ma i due copresidenti del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo — il belga Philippe Lamberts e la tedesca Ska Keleller — dicono a chiare lettere che il problema non sono gli eurodeputati M5S, con i quali “la collaborazione è eccellente”, bensì Beppe Grillo stesso.
Con la Sinistra europea, invece, il M5S non ha provato neanche a parlare, nonostante tre volte su quattro le posizioni politiche siano le stesse.
Comprensibilmente, i Liberali hanno detto No all’ingresso dei Cinque Stelle sia per la presenza ingombrante di Beppe Grillo — che a livello internazionale non gode di buona reputazione — che per le forti differenze politiche.
La francese liberale Sylvie Goulard parla di “matrimonio d’interesse senza amore”.
A questo punto la domanda che sorge spontanea è una: quanto contano gli eurodeputati pentastellati nelle scelte che li riguardano direttamente e che influenzano le condizioni in cui loro devono lavorare?
Alessio Pisanò
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