“IL PROSSIMO GOVERNO DI ULTRADESTRA NAZIONALISTA E RELIGIOSO GUIDATO DA NETANYAHU RAPPRESENTA UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA ISRAELIANA”
E’ LA PESANTISSIMA ACCUSA MOSSA DAL “NEW YORK TIMES”, DA SEMPRE VICINO ALLA COMUNITA’ EBRAICA
Il prossimo governo di ultra destra nazionalista e religioso guidato da Benyamin Netanyahu rappresenta un pericolo per la democrazia israeliana.
Lo sostiene il quotidiano New York Times in un fondo intitolato “L’ideale della democrazia in uno stato ebraico è in pericolo”. Il quotidiano, dopo aver riconosciuto che il premier incaricato ha vinto le elezioni in modo equo, ha denunciato che il suo prossimo governo – incardinato su alleati di estrema destra e sui partiti religiosi ortodossi, è una minaccia per i valori democratici. Il giornale ha ricordato di essere stato e di essere ancora “un forte sostenitore della Soluzione a 2 stati”.
Tuttavia – ha aggiunto – il governo che si annuncia “è una minaccia significativa per il futuro di Israele: la sua direzione, la sua sicurezza e persino l’idea di una patria ebraica”. Il quotidiano ha quindi messo in guardia sulla presenza nel governo di elementi radicali come Itamar Ben Gvir e ha chiesto all’amministrazione democratica di Joe Biden di “fare tutto il possibile per esprimere il proprio sostegno a una società governata da pari diritti e dallo stato di diritto in Israele”.
Shlomo Karhi, deputato del Likud, ha replicato al fondo del giornale Usa rigettando le accuse e ricordando che in passato, quando fu eletto premier Menachem Begin nel 1977, questi fu definito “nazista e fascista”. “Siamo abituati alla propaganda ma – ha aggiunto – siamo fiduciosi che Netanyahu saprà aggiustare i danni fatti dal governo Lapid anche perchè ha un rapporto molto cordiale con il presidente Biden”.
(da agenzie)
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