IL ROGO DI VIAREGGIO: MUORE SEMPRE LA POVERA GENTE
QUANTE VOCI FUORI LUOGO: EPIFANI CHE PARLA DI “TRAGEDIA ANNUNCIATA”, BERLUSCONI CHE DICE “VADO A PRENDERE IN MANO LA SITUAZIONE”… MA PRIMA COSA AVETE FATTO PERCHE’ NON ACCADESSE?… L’ESEMPIO CE LO HA DATO HAMZA, UN RAGAZZINO MAROCCHINO CHE E’ MORTO PER SALVARE LA SORELLINA DI DUE ANNI DAL ROGO: LUI HA PENSATO AI FATTI
La tragedia della stazione di Viareggio è il lutto di un popolo, non riguarda i potenti che ora si addossano reciprocamente le responsabilità in un ignobile gioco delle parti, il solito scaricabarile cui siamo abituati ad assistere da decenni.
Ma nella notte viareggina, nella città del mare e del turismo, è bruciata la carne di tanti nostri fratelli, di bimbi innocenti, di donne e uomini che riposavano dopo una giornata di lavoro.
Non vedranno più l’alba di un nuovo giorno perchè un carrello del vagone che trasportava il pericoloso gas GPL ha ceduto, provocando la fuoriuscita del liquido e la successiva spaventosa esplosione che ha seminato morte e distruzione nel raggio di 800 metri, facendo crollare intere palazzine.
Poteva accadere ovunque, sotto casa vostra o nostra, sono bombe a orologeria quelle che viaggiano sulle nostre rotaie, senza controlli preventivi.
Impegnati come sono a aumentare la “percezione di sicurezza” nei cittadini, qualcuno si è dimenticato quella piccola verifica di controllo che avrebbe nei fatti e non nelle chiacchiere evitato una tragedia.
Siamo il Paese che ha dirottato risorse e tecnologia sull’alta velocità , ma non come hanno fatto tutti gli altri che prima hanno aumentato lo standard dei treni locali e dei merci.
No, noi dobbiamo fare sfoggio, siamo eterni bambinoni a cui piace vestire ogni giorno l’abito della domenica, anche se, coi mezzi che abbiamo, dovremmo girare con le pezze al culo.
Perchè dopo aver per decenni lasciato degradare la nostra rete ferroviaria e il parco treni per fare un favore alla Fiat che preferiva far costruire autostrade ai propri referenti politici, quando abbiamo dovuto tentare di adeguarci agli standard europei che abbiamo fatto?
Non abbiamo pensato ad ammodernare prima la rete esistente, a rendere puntuali e decorosi i treni dei pendolari, a far rivivere le stazioni minori lasciate nel lerciume per anni.
No, siamo partiti a costruire la casa dal tetto, dall’alta velocità che assicura prestigio e visibilità a chi taglia i nastri, a chi ha interessi economici da incrementare: il business vale più della sicurezza.
Non entriamo nel merito delle specifiche responsabilità dell’incidente, ci penserà la magistratura ad individuarne, ci limitiamo a ricordare che da numerose rappresentanze sindacali di base ed autonome erano arrivato allarmi precisi su come “la rottura di un asse di un carrello di un vagone merci è un incidente tipico che non è mai stato tenuto nella giusta considerazione, nonostante l’elevato rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente senza gravi conseguenze, nei giorni scorsi a Pisa S. Rossore e a Prato”.
E quanto sopra solo limitatamente alla Toscana.
Pensate che la stessa Mercegaglia, a nome di Confindustria, ha dichiarato che “non è possibile che accadano queste cose in un Paese civile, occorre investire in infrastrutture e sicurezza, la tutela della persona viene prima della crisi economica”.
E arriviamo alle note stonate.
Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, ha dichiarato che la tragedia di Viareggio è “una tragedia annunciata”, causata dall’uso di materiali troppo vecchi.
Ma ci chiediamo: se ne era a conoscenza e se è il segretario del maggiore sindacato italiano, che cazzo ci sta fare?
Perchè non ha proclamato, a tutela dei lavoratori, uno sciopero a oltranza che bloccasse per giorni il traffico nazionale? Piuttosto che farsi sputtanare in tutto il mondo , state certi che il Governo sarebbe corso ai ripari…
Invece no, abbiamo ormai dei sindacati che contano i beni immobiliari di proprietà , che investono, che mantengono la Casta interna. Pazzesco…
Dall’altra parte la Protezione civile è intervenuta come sempre con efficacia, ma il premier ha voluto sbulaccare come al solito dicendo, dopo mezza giornata dalla disgrazia: “Vado a prendere in mano la situazione”…
Ma che situazione vuoi prendere in mano, quando ci sono i tecnici che sanno il fatto loro? Ma smettila con questo protagonismo, stattene a casa invece che fare passerelle.
Vale per Berlusconi come sarebbe valso per Prodi.
La gente si è rotta i coglioni di vedervi sempre dopo, fatevi vedere prima ogni tanto. Fate fatti, non passerelle da becchini.
Sapete chi ha dato una lezione alla nostra politica?
L’ha data Hamza, un ragazzino marocchino di 17 anni che viveva con la famiglia in una delle palazzine crollate attigue alla stazione.
Per salvare la sorellina di 2 anni è tornato in casa, l’ha messa al sicuro girando tra le fiamme delle stanze e poi è crollato. Era un immigrato, uno di quelli che qualche miserabile avrebbe buttato a mare volentieri.
Frequentava l’istituto nautico con profitto. Non vedrà più il mare di Viareggio nè potrà più rivedere la sua patria.
E’ morto in un gesto d’amore, non di odio. Da uomo, da fratello maggiore, nel buio di una notte. Non ha avuto bisogno del favore delle telecamere e del trucco per dare dignità alla propria esistenza.
Non ha solcato passerelle per ministri, ha pensato ai fatti, salvare la piccola sorellina che altrimenti si sarebbe addormentata per sempre.
Scappato dalla miseria per morire con dignità , da uomo libero. Senza riflettori, al buio di una tragica notte, ma rappresentando nel profondo l’anima del nostro popolo.
Grazie Hamza, che la terra ti sia lieve.
Leave a Reply