IL SITO TEDESCO “MEDIA.BRIEFING” FA IL PELO E IL CONTROPELO A MANFRED WEBER, IL PRESIDENTE DEL PPE, SOSTENITORE DELL’INTESA CON MELONI, ACCUSATO DI MUOVERSI CON UNA LIMOUSINE CHE COSTEREBBE 100MILA EURO ALL’ANNO. CIFRA CHE RICADE SULLE SPALLE DEI CONTRIBUENTI EUROPEI
TRA I “PRIVILEGI” ANCHE L’ACCESSO VIP AL COSTO DI 10MILA EURO L’ANNO ALL’AEROPORTO DI MONACO. E POI IL DOPPIO STIPENDIO: UNO DA PARLAMENTARE EUROPEO, L’ALTRO DA PRESIDENTE DEL PPE
Lunedì 16 dicembre i media tedeschi hanno denunciato l’eurodeputato tedesco Manfred Weber per le sue generose spesi dei contribuenti europei. Colui che regna sovrano sul Partito popolare europeo, di cui è presidente dal 2022 e di cui presiede il gruppo in Parlamento dal 2014, beneficia di un servizio limousine che costerebbe 100.000 euro all’anno. Pratiche agevolate dalle deboli esigenze del Parlamento Europeo in termini di trasparenza.
I francesi a dieta… ma Manfred Weber no.
L’eurodeputato tedesco è stato messo alla berlina da Media.Briefing per le sue stravaganti spese di viaggio, tra gli altri privilegi a cui i normali eurodeputati non hanno accesso. Il tutto a spese dei contribuenti europei.
Secondo l’inchiesta, Manfred Weber, sia presidente del Partito popolare europeo (PPE) – che riunisce i gruppi conservatori europei – sia presidente del gruppo PPE al Parlamento europeo, beneficia del rimborso da parte dell’istituzione di Strasburgo di un servizio di limousine con autista nella sua città natale di Kelheim in Baviera, dove viene eletto consigliere distrettuale, per una somma di 100.000 euro all’anno. Altro privilegio: l’accesso VIP all’aeroporto di Monaco, al costo di oltre 10.000 euro all’anno. I controlli di sicurezza si svolgono con discrezione, lontano dalla folla, poi viene portato sulla pista, sempre in limousine.
Come è possibile che questo trattamento preferenziale riservato a Manfred Weber, di cui nessun altro deputato e presidente di gruppo gode, sia passato così a lungo inosservato?
Già nel 2020, Spiegel aveva rivelato l’esistenza della limousine immatricolata in Belgio e adornata con le lettere “CD” per Corpo Diplomatico. Il veicolo gli ha poi permesso di spostarsi nel suo cantone, in attesa delle elezioni comunali. «I membri della CSU [partito conservatore bavarese] non sono gli unici ad offendersi per il fatto che il vicepresidente di un partito che si vanta di essere vicino alla gente sia usi una limousine a spese dei contribuenti».
A far discutere è anche il doppio stipendio ricevuto da Manfred Weber. “Manfred Weber inciampa sui soldi?” titolava Spiegel l’11 febbraio 2023, riferendo che lo stipendio dell’onnipotente leader del PPE provocava “grande malcontento anche all’interno del partito”. Questo reddito è giustificato dalla presidenza del PPE, carica ricoperta dal 1 giugno 2022. «Lo stipendio aggiuntivo del leader è insolito: né il leader della CSU Markus Söder né il leader della CDU Friedrich Merz ricevono uno stipendio aggiuntivo per la presidenza del loro partito» spiega Business Insider
Facciamo il punto sui suoi stipendi. Innanzitutto come eurodeputato, visto che il tedesco è stato rieletto il 9 giugno 2024 per un quarto mandato. «Al 1 luglio 2024, l’indennità mensile di un deputato al Parlamento europeo ammontava a 10.802,91 euro lordi, ovvero 8.419,90 euro netti al netto dei contributi previdenziali e delle imposte europe» si apprende dal sito del Parlamento europeo.
Come tutti i suoi colleghi, riceve anche un’indennità generale di 4.950 euro al mese, «destinata a coprire spese come l’affitto di uffici nello Stato membro di elezione, l’acquisto di attrezzature informatiche e forniture per uffici, o anche abbonamenti telefonici o internet», secondo le regole del Parlamento . Un’altra somma forfettaria, questa volta 350 euro, copre le spese di vitto e alloggio. Questa indennità giornaliera riguarda tutti gli eletti.
Il bavarese intasca 170.640 euro all’anno come “Presidente del Partito popolare europeo”. Il che lo rende il quinto eurodeputato più pagato per attività complementari, secondo la classifica stilata dalla ONG Transparency International EU, che si batte contro la corruzione. Se questa decisione è a discrezione del PPE, la pratica è che i presidenti dei partiti prestano servizio a titolo gratuito.
(da agenzie)
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