IN RAI DIVENTERÀ IMPOSSIBILE FARE INCHIESTE, LA NUOVA CIRCOLARE CHE IMPONE LA CONSEGNA DI TUTTO IL GIRATO DEI FILMAKER ALLA TV PUBBLICA È PENSATA CHIARAMENTE PER CONTROLLARE IL LAVORO DEI FREELANCE DI “REPORT
DOPO LA DENUNCIA DI RANUCCI, ANCHE L’USIGRAI INTERVIENE: “NON C’È ALCUNA GARANZIA PER LA PROTEZIONE DELLE FONTI GIORNALISTICHE. SI RISCHIA DI VIOLARE LE PREROGATIVE DI RISERVATEZZA DEL LAVORO DELLE GIORNALISTE E DEI GIORNALISTI
S’infiamma la polemica sulla nuova circolare della Rai che impone l’utilizzo della propria piattaforma per «la gestione, la consegna e l’archiviazione dei prodotti dei filmaker esterni alla Rai». A sollevare il caso è stato il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, il cui programma d’inchieste su RaiTre si basa proprio su materiale raccolto e girato da freelance che viene poi montato in Rai e quindi trasmesso.
Questa modalità, al momento, consente alla Rai il controllo editoriale nella fase terminale della produzione, a poco tempo della messa in onda. Di qui il sospetto avanzato dal giornalista che quel controllo, la Rai voglia esercitarlo prima, a partire dal materiale girato, anche con intenti censori.
La circolare prevede che i filmati dei freelance vengano consegnati «vergini», cioè senza tagli, alla piattaforma Rai. In questo modo però le fonti dei servizi giornalistici verrebbero rivelate. La motivazione addotta dalla Rai è evitare «archiviazioni disomogenee e soprattutto non sicure, visto il transito di materiale potenzialmente riservato su piattaforme esterne e, molte volte, non soggette alla legislazione comunitaria».
Sul punto il sindacato dei giornalisti Usigrai è perentorio: «Il sistema di archiviazione delle immagini dei filmaker esterni, per i servizi e le inchieste dei programmi delle direzioni di genere, non presenta alcuna garanzia per la protezione delle fonti giornalistiche.
Usigrai chiede all’azienda un immediato confronto su tutta la materia, «al fine di prevedere una adeguata organizzazione dei sistemi di archiviazione e le necessarie garanzie alla riservatezza del lavoro giornalistico [….]».
(da agenzie)
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