IN SICILIA BERLUSCONI GIOCA LA CARTA PRESTIGIACOMO
UN’AZZURRA DELLA PRIMA ORA PER RILANCIARE IL PARTITO… IL M5S PROVA A CONVINCERE IL MAGISTRATO ANTIMAFIA NINO DI MATTEO
In Sicilia, a contendersi la presidenza della regione, starebbero per scendere in campo due assi: uno della politica, l’altro della magistratura. Uno in quota Forza Italia, l’altro in forza al M5s.
Il nome a sorpresa a cui sta pensando Silvio Berlusconi, in vista delle elezioni regionali del prossimo ottobre, sarebbe quello di Stefania Prestigiacomo.
Il Cavaliere guarda all’isola, quella del 61 a zero delle politiche del 13 maggio 2001 quando fece bottino pieno di seggi e consenso, per rilanciare il centrodestra. Berlusconi ricorda con nostalgia gli anni in cui varcava lo Stretto e trovava i palazzetti dello sport stracolmi al grido: «Silvio, Silvio!».
L’ultima volta è stato nel marzo scorso quando andò a Palermo, al teatro Politeama, e poi in una passeggiata a via principe di Belmonte si improvvisò barman da Spinnato, nota rosticceria del centro.
Presto potrebbe tornare a Palermo per lanciare la candidatura della Prestigiacomo. Ancora non è stata fissata la data, ma fonti azzurre fanno filtrare che la kermesse dovrebbe essere ad aprile.
Prestigiacomo è un’azzurra della prima ora, vicinissima a Gianfranco Miccichè, il luogotenente berlusconiano in Sicilia oggi è tornato in auge come commissario regionale di Fi.
In un recente incontro ad Arcore Miccichè avrebbe portato sul tavolo il nome di «Stefania» per palazzo d’Orleans e la risposta del Cavaliere sarebbe stata netta: «Sì, Stefania è brava, bella: può essere la nostra carta vincente per riconquistare la Sicilia».
A villa San Martino si guarda con interesse alla Sicilia perchè «quello sarà il primo vero test nazionale e un altro fallimento della sinistra».
I sondaggi che filtrano in queste ore quotano il centrodestra al 36%, il centrosinistra attorno al 20% e i grillini al 38%. Un testa a testa anomalo.
Che porta a fare in casa Fi il seguente ragionamento: «Una discesa in campo di Berlusconi con il volto di Stefania potrebbe realizzare il miracolo».
Si prefigura così in Sicilia per la successione di Rosario Crocetta una sfida fra Berlusconi e Grillo. Forza Italia contro il M5s.
Intanto i cinquestelle sono più attivi che mai e pensano che Palazzo d’Orleans sia portata di mano. Sabato a Palermo ci sarà Luigi Di Maio. Il vice presidente della Camera darà il là alla corsa per la presidenza della regione.
Giancarlo Cancelleri, già in campo cinque anni fa, sarà certamente della partita.
In campo anche altri deputati regionali come Francesco Cappello, Giampiero Trizzino e Valentina Zafferana.
Ma la notizia che filtra dall’inner circle dei 5stelle è che alla fine Grillo potrebbe puntare su un nome di peso, capace di strappare voti in un ampio bacino d’opinione: l’asso nella manica sarebbe il magistrato antimafia Nino Di Matteo, il quale recentemente ha elogiato il nuovo codice etico del movimento: «Finalmente — ha affermato Di Matteo – contribuisce a distinguere la valutazione di responsabilità politica che deve scaturire da certi comportamenti o certe situazioni dalla eventuale responsabilità penale».
Se son rose fioriranno.
Giuseppe Alberto Falci
(da “La Stampa”)
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