INCANDIDABILITÀ, GIÀ BOCCIATA LA TESI DEL CAVALIERE: LA LEGGE SEVERINO VALE RETROATTIVAMENTE
E NON VIOLA LA COSTITUZIONE: LO HA STABILITO IL CONSIGLIO DI STATO NEL CASO MINISCALCO… CADE IL PRICIPALE ASSO NELLA MANICA DI BERLUSCONI PER TEMPOREGGIARE NELLA GIUNTA DELLE IMMUNITA’
Il Consiglio di Stato ha già “bocciato” una delle tesi difensive del Cavaliere sull’incandidabilità dopo la condanna definitiva per frode fiscale.
A ricordarlo è Andrea Mazziotti, responsabile Giustizia di Scelta Civica.
“Leggo ogni giorno – dice – discussioni sul presunto ‘problema giuridico’ dell’applicabilità del decreto Monti-Severino quando i reati sono anteriori alla legge. Alcuni hanno addirittura detto che il tema è aperto visto che non esistono precedenti”. Ma il deputato montiano spiega: “In realtà il problema è già stato risolto dal Consiglio di Stato con una sentenza del febbraio 2013, nei confronti di Marcello Miniscalco, candidato nelle liste del centrosinistra in Molise. La corte ha escluso Miniscalco, affermando che l’incandidabilità non ha natura sanzionatoria, che vale anche per i reati commessi prima dell’entrata in vigore del decreto e che la norma è assolutamente costituzionale”.
Intanto tra i berlusconiani inizia a farsi strada la tesi che la questione non può essere affrontata solo dal punto di vista giuridico, ma anche politico.
A invocare una “soluzione politica” prima della pronuncia della giunta del Senato sulla decadenza e incandidabilità di Berlusconi è Sandro Bondi.
Altrimenti, nel caso il Pd votasse per l’immediata estromissione del Cavaliere dal Parlamento, “sarebbe difficile, se non impossibile, continuare a sostenere questo governo”.
Bondi, in un’intervista a ‘Libero’, afferma: “Sono convinto che una soluzione politica debba essere trovata nell’ambito dei poteri che la democrazia prevede in capo alle istituzioni democratiche, fra cui la presidenza della Repubblica, in modo da garantire la governabilità e tutelare la dignità di un leader come Berlusconi, che tanti meriti può vantare di fronte all’Italia e agli italiani”.
(da “Huffington Post“)
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