INCHIESTA FANPAGE, SI DIMETTE ANCHE ELISA SEGNINI DALLA SEGRETERIA DELLA CAPOGRUPPO DI FDI IN COMMISSIONE BILANCIO
LE OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO: “MELONI CONTINUA A TACERE”… IL PD: “MINACCE A ELLY SCHLEIN, LA MELONI NON CONDANNA?”
L’inchiesta di Fanpage sulle nuove leve di Fratelli d’Italia, iscritti e attivisti di Gioventù Nazionale, ha fatto cadere la prima testa, è quella di Flaminia Pace.
La giovane dirigente ha lasciato l’incarico di che ricopriva all’interno del Consiglio nazionale dei giovani, nominata in quota FdI. E dopo la seconda puntata di Fanpage su Azione giovani, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, secondo quanto si apprende Elisa Segnini si è dimessa da capo segreteria di Ylenja Lucaselli, capogruppo del partito in commissione Bilancio alla Camera.
Flaminia Pace è una giovane dirigente del partito fondato da Giorgia Meloni e dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Ha fondato a Roma Nord il circolo Casa Italia, che è uno di quelli diventato teatro dell’inchiesta di Fanpage. Era componente della Commissione Affari europei e cooperazione al Consiglio nazionale giovani di Fratelli d’Italia. Durante le riprese, fatte di nascosto, la si sente parlare dei fondi che il movimento giovanile del partito più votato nel nostro Paese, che arriverebbero dal denaro destinato al servizio civile fatto in Gioventù Nazionale: «Avremo un altro tipo di entrata che ci deriverà dal servizio civile – dice senza sapere di essere ripresa – i soldi vengono dallo Stato, a ogni ragazzo per fare questo volontariato vengono dati 500 euro al mese. Che dobbiamo fare però per fare servizio civile? Nulla. Dei 500 euro si gradisce una buona offerta».
Non mancano le frasi antisemite: «La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c…o sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli». Il riferimento è alla senatrice di FdI alla quale, in un programma Rai era stato domandato se fosse ebrea. Flaminia ha parlato anche delle frequentazioni del padre con il gruppo terroristico di estrema destra del Nar e in particolare con Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, condannati – tra le altre cose – per la strage alla stazione di Bologna.
Nella seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage, Segnini viene ripresa senza che lo sapesse e dice: «Non ho mai smesso di essere razzista e fascista». E poi ha aggiunto: «Vado a Budapest a fare festa e a Orban dico che Ilaria Salis deve marcire in galera con i topi. E i ratti che le mangiano i piedi».
Le opposizioni: «Meloni continua a tacere»
Nel frattempo, le opposizioni partono all’attacco. «Le parole timide e balbettanti di Donzelli non sono sufficienti: servono dichiarazioni chiare e senza nessuna ambiguità da parte di Giorgia Meloni che è chiamata non solo a censurare ma ad allontanare le frange estremiste, razziste e fasciste dentro a Gioventù Nazionale», scrive in una nota Simona Malpezzi, capogruppo Pd nella Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
«Ed è incredibile che la premier e leader di FdI, Giorgia Meloni, non abbia ancora espresso una parola di solidarietà nei confronti della collega Ester Mieli, a cui esprimo tutta la mia vicinanza, per gli attacchi antisemiti che le sono stati rivolti. Chi rimane in silenzio è complice con le cose gravissime ascoltate nell’inchiesta di Fanpage e se ne assume la responsabilità politica».
All’attacco anche la deputata del Pd Laura Boldrini che denuncia: «Non sono casi isolati: è sistema. Tra i giovani del partito di Giorgia Meloni regnano l’antisemitismo, il razzismo, la nostalgia del regime fascista». Condanna anche dalla Comunità ebraica di Roma che ha definito le immagini «vergognose», cariche di «razzismo e antisemitismo».
(da La Stampa)
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