INCRIMINATO FLYNN, L’EX CONSIGLIERE DI TRUMP SI DICHIARA COLPEVOLE DI AVER MENTITO ALL’FBI
LE INDAGINI SUI CONTATTI CON LA RUSSIA: “PRONTO A TESTIMONIARE CONTRO TRUMP”
L’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Michael Flynn, si è dichiarato colpevole di aver mentito all’Fbi, dopo essere stato formalmente accusato di aver reso dichiarazioni false sui suoi contatti con la Russia.
Presentatosi in tribunale per un’udienza di patteggiamento, Flynn ha ammesso di non aver detto la verità sul suo incontro con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergey Kislyak.
Secondo Abc News l’ex consigliere ha promesso di collaborare e sarebbe pronto a testimoniare contro il presidente, spiegando che l’ordine di avviare contatti con i russi è venuto direttamente da Trump.
“Ho sbagliato. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni”, ha detto l’ex consigliere.
E’ il “pesce più grosso” che sia finito nella rete dell’indagine sul Russiagate, almeno finora. L’uomo che fu il primo consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, con accesso a tutti i segreti dell’intelligence americana, è stato formalmente incriminato.
Il generale Flynn ha ricevuto notifica dell’incriminazione dallo Special Counsel, il superprocuratore indipendente Robert Mueller che porta avanti l’indagine su incarico del Dipartimento di Giustizia.
L’accusa è di aver mentito all’Fbi nel corso di una deposizione sotto giuramento, riguardo al contenuto di un incontro che Flynn ebbe con l’ambasciatore russo.
Altrettanto importante di questa incriminazione, è che il generale abbia accettato di riconoscere la propria colpevolezza.
Questo significa che i suoi legali hanno cominciato a patteggiare col procuratore Mueller. Non a caso già qualche giorno fa si era saputo che la squadra legale dei difensori di Flynn aveva cessato ogni comunicazione con la Casa Bianca: questa è una pre-condizione per collaborare con l’accusa.
Flynn si è presentato in tribunale oggi per rispondere di “false e fraudolente dichiarazioni” fornite al Fbi. E’ presto per dire se questo avrà delle conseguenze sul presidente stesso, ma di certo con Flynn il cerchio si stringe e l’indagine arriva sempre più vicina a Trump.
(da agenzie)
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