INTERVISTA A DE FALCO (M5S): “IL GOVERNO NON HA RISPETTATO COSTITUZIONE E PARLAMENTO”
“TONINELLI NON FA VALERE LA PROPRIA RESPONSABILITA’, NON PUO’ FARSI ESAUTORARE DA SALVINI CHE NON PUO’ CHIUDERE UN BEL NULLA”
Gregorio De Falco, capofila a Palazzo Madama dei dissidenti M5s, ieri non ha votato la manovra criticando il “metodo e il modo” con cui è arrivata al Senato.
Nel governo ha visto un atteggiamento irrispettoso nei confronti della Carta, un comportamento anticostituzionale. Così come è molto critico verso il ministro Toninelli che “non si fa valere” con Matteo Salvini in tema di immigrati.
Senatore De Falco, ieri ha voluto strappare con il Movimento?
“No, ma abbiamo a che fare con qualcosa che deve fare riflettere. Ho voluto dire che qualcosa di buono nella manovra c’è, non tutto è da criticare, però ci sono aspetti che devono essere esaminati. Come per esempio lo spostamento dell’aumento dell’Iva al 2020 con rincaro caro e amaro. Pagheremo tutto con importi allucinanti che sono di per sè un bel problema. E poi è stato sbagliato il metodo. La non discussione”.
Il governo dice che c’era poco tempo, è vero?
“Dicevo, il problema è metodo con il quale questo provvedimento è arrivato in Senato. Dopo la bocciatura da parte dell’Europa si è portato in aula un documento totalmente nuovo e anche il presidente di commissione Bilancio Daniele Pesco ha ammesso che non è stato esaminato”.
Lei ha votato con le opposizioni quando è stato chiesto di avere più tempo per discutere la manovra.
“Infatti, non ho capito bene perchè non abbiamo dato corso alle richieste di alcuni per dare corrispondenza a quanto prevede la Costituzione lavorando anche oggi, domani. Da parte del governo c’è stato un atteggiamento sbagliato e non rispettoso dei dettami costituzionali e del buonsenso”.
In questi giorni si è compromesso il rapporto tra governo e Parlamento?
“I rapporti tra governo e Parlamento non sono stati ortodossi. In questo modo si dimostra la mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento, non si dimostra la centralità delle Camere che si è sempre pretesa e rivendicata. Ci si dimostra incoerenti. Ho votato a favore della proposta senatrice De Petris, presidente del gruppo Misto, che aveva chiesto che si esaminasse e si andasse avanti a oltranza”.
Dalle sue parole e dai suoi gesti sembra che lei voglia lasciare il Movimento 5 Stelle?
“Io voglio rimanere nel Movimento perchè mi ritrovo nei principi del Movimento anche se nell’ultimo periodo non sono stati rispettati. M5s ha sempre richiamato alla difesa della Costituzione ed è corretto difendere la sostanza e la forma. Ieri invece non ha osservato la Costituzione e il buonsenso. Il documento l’ho ricevuto nel pomeriggio, com’è possibile non aver fatto una discussione e un esame ponderato del testo? Ci sono molti punti critici”.
Per esempio?
“Quella delle pensioni non è certo una misura che è andata incontro alle esigenze dei più bisognosi. La proroga di 15 anni delle concessioni demaniali marittime in spregio alla direttiva Bolkestein significa che abbiamo adottato un comportamento per il quale saremo sanzionati e socializzaremo il vantaggio dato a pochi. I costi altissimi e si riverseranno sulla collettività , già per lo stesso motivo siamo stati sanzionati qualche anno fa”.
Cambiamo argomento. Ieri Matteo Salvini che ribadito la chiusura dei porti e la Ong Open Arms andrà in Spagna. Il ministro dell’Interno può farlo?
“Intanto vorrei dire che è contraddittorio chiudere i porti chiedendo aiuto all’Europa e poi non ci presentiamo a Marrakech per la firma del global compact che prevede proprio che la responsabilità del fenomeno migratori venga condivisa. Spero che il Movimento si imponga. Comunque nel codice della navigazione è previsto che il ministro possa interdire un tratto di mare alla navigazione. Ed è già una forzatura escludere i porti che sono essenzialmente un luogo di rifugio per le navi e inoltre quella podestà è prevista in capo al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti che è il ministro competente, quindi Toninelli”.
Quindi i 5Stelle al governo si stanno appiattendo sulle idee di Salvini e della Lega?
“È innegabile che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti non abbia fatto valere la propria responsabilità in materia di soccorso in mare e gestione dei porti”.
(da “Huffingtonpost”)
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