INTERVISTA A GHEDINI: “BERLUSCONI SENATORE A VITA? LO MERITA”
“MA I PM INSISTERANNO, C’E’ ACCANIMENTO SU DI LUI DA PARTE DI UNA FRANGIA POLITICIZZATA”
Berlusconi come Andreotti. “Merita di diventare senatore a vita”, ma “la nomina non lo salverà dalla magistratura” che, “politicamente schierata”, continuerà “ad accanirsi su di lui” come ha fatto col Divo Giulio.
“Nonostante l’invito del capo dello Stato, inascoltato dai magistrati di Milano”.
Quando parla del “presidente”, Niccolò Ghedini è un funambolo che nasconde la corda su cui poggia, in equilibrio decisamente stabile, tesa tra il suo ruolo di legale e quello di parlamentare dell’ex premier.
Resta a metà , equidistante.
Tenta di parlare con distacco dell’uomo che ne ha fatto la fortuna.
Senza Berlusconi del resto cosa sarebbe oggi Ghedini?
E Berlusconi senza Ghedini…
Lo difendo con molta tranquillità da quindici anni, insieme abbiamo affrontato più di trenta processi.
Per questo lascia il testimone all’avvocato Franco Coppi. Si è stancato?
C’è stato un equivoco: io non lascio niente e Coppi non subentra a nessuno. Semplicemente ci affiancherà in Cassazione per il processo sui diritti televisivi. Fra l’altro ancora non c’è nessuna nomina del dottor Coppi. Dato che è il migliore abbiamo pensato, io e Longo, di ‘prenotarlo’ per la Cassazione.
Certo, il processo sui diritti televisivi acquistati da Mediaset. Berlusconi rischia di vedersi con dannare nel giro di pochi mesi a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. La sentenza di primo grado, se confermata, rappresenterebbe la fine politica dell’ex premier.
In Cassazione troveremo giustizia, la partita si giocherà tutta lì.
Intanto la Consulta deve pronunciarsi sul conflitto di attribuzione, magari anche lì arriverà qualche invito…
Immagino si riferisca a Napolitano. L’invito che fece dopo il voto al rispetto del risultato e a lasciare lavorare Berlusconi, ahimè non è stato minimamente percepito dalla Procura di Milano. Un invito a mio avviso di grande pregio al quale i magistrati milanesi hanno risposto fissando udienze per tre giorni di fila. Diciamo che la disponibilità è stata decisamente poca e abbiamo dovuto presentare la rimessione per poter avere finalmente un minimo di respiro.
Immagino vi sentiate spesso con Berlusconi, confida di essere nominato Senatore a vita?
Compete al capo dello Stato decidere. Io ritengo che sarebbe un riconoscimento giusto e meritato, per una persona che ha dato e continua a dare davvero moltissimo al Paese. Ma per quanto riguarda i processi non cambierebbe niente, Andreotti è stato costretto a un processo lungo 15 anni seppure fosse senatore a vita.
Come dire: Berlusconi ha dato…
E continua a essere vittima di un accanimento da parte di alcuni magistrati, una situazione anomala. In Italia abbiamo una magistratura eccellente, un livello qualitativamente molto più alto della media degli avvocati, però purtroppo, una certa magistratura, politicizzata, ci ricorda che c’è una problematica grossa: i magistrati godono ancora dei privilegi della Magna Charta del 1215 e si auto-giudicano, si assolvono fra di loro.
Dopo il lodo Alfano e il legittimo impedimento, entrambi tentativi falliti, state forse escogitando qualche nuova leggina ?
Ma va là . Il problema non è Silvio Berlusconi, ma l’attuale sistema della giustizia. Non ho mai creduto neanche alla separazione delle carriere come soluzione. Dico che al Paese serve una magistratura super partes. Credo sia necessaria una sorta di alta corte che giudichi i magistrati o altro. L’aver modificato l’articolo 68 della Costituzione (relativo all’immunità parlamentare, ndr) lasciando immutati i poteri della magistratura lo ritengo un errore. Credo sia necessaria una riforma per il bene del Paese.
E per il bene di Berlusconi.
Se non ci fosse stato questo accanimento avremo già affrontato la questione in modo concreto. Ma ora ci assolveranno da tutte le accuse e non ci sarà più questo problema.
Coppi sarà pure il migliore, ma sperare in tutte assoluzioni…
Coppi ci aiuterà solo in Cassazione, ripeto: glielo abbiamo chiesto sei mesi fa non oggi.
Prima dell’interessamento del Colle, dunque?
Quando è arrivata la sentenza di primo grado lo abbiamo ‘prenotato’ in vista della Cassazione. Sull’invito del Colle, ripeto, l’ho ritenuto di grande pregio.
Davide Vecchi
(da “il Fatto Quotidiano“)
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