JUNKER A BERLUSCONI: “DISGUSTATO DALLE SUE FRASI, SI SCUSI CON I SOPRAVVISSUTI DELL’OLOCAUSTO”
SCOPPIA IL CASO, DURA PRESA DI POSIZIONE DELLA CANCELLIERA TEDESCA MERKEL: “PAROLE INCOMMENTABILI”
Le infelici parole di Silvio Berlusconi sui lager che per i tedeschi non sarebbero mai esistiti, pronunciate sabato nel corso di un comizio a Milano, scatenano la reazione oltre confine.
Dopo l’immediata replica di Martin Schulz e del Pse, arrivano oggi le dure prese di posizione di Jean-Claude Juncker e Angela Merkel.
Silvio Berlusconi “ritiri immediatamente le sue dichiarazioni” sulla Germania e “si scusi con i sopravvissuti dell’Olocausto e con i cittadini tedeschi”, dice per primo in una nota Juncker, candidato del Ppe alla presidenza della Commissione europea.
Segue poi, a ruota, la reazione indignata di Angela Merkel: quelle di Silvio Berlusconi sono “affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta”, dice il portavoce del cancelliere tedesco, Steffen Feibert, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa a Berlino.
Juncker, nella sua nota, si dice “disgustato” dalle frasi dell’ex premier italiano, che ieri ospite di Barbara D’Urso non ha minimamente accennato alla gaffe, e sottolinea che su “alcune cose non si scherza”.
“Per tutti quelli che hanno la storia europea in mente – ricorda il candidato del Ppe- questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l’Olocausto, costato la vita a milioni di innocenti. Mr. Berlusconi – si legge ancora nel comunicato- l’Olocausto non è una cosa da ridere”.
Gli attacchi del leader di Forza Italia sono “inaccettabili”, sostiene ancora l’ex premier lussemburghese, anche alla luce del fatto che “durante la crisi la Germania, come molti altri Paesi membri Ue, ha dimostrato una solidarietà senza precedenti con i Paesi europei in difficoltà . Questi Paesi hanno anche loro preso misure senza precedenti e spesso dolorose per stabilizzare le loro economie e finanze pubbliche”.
Per Juncker questa crisi ha scoperto molte ferite. “Noi ora dobbiamo guarire queste ferite – continua nella nota e non porre sale su di esse, come Berlusconi sta facendo con le sue dichiarazioni. Dobbiamo riunire l’Europa dopo la crisi, non creare ulteriori divisioni. Non c’è posto nella politica europea per dichiarazioni divisive, che tradiscono i valori su cui la Ue si basa”.
“L’Italia è una grande nazione – conclude Juncker – ma lo è anche la Germania. Tutti i 28 Paesi della Ue sono grandi nazioni. Nessuno ha il diritto di insultare gli amici e i partners della Ue”.
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