LA BATTAGLIA CON LA UE LASCIA SUL TERRENO MOLTE VITTIME
IL CARO-SPREAD HA GIA’ FATTO DANNI IRRECUPERABILI… ADDIO SVILUPPO, LAVORO E MENO TASSE
Ora ci vorrebbe un balcone più grosso per festeggiare.
La Commissione europea non aprirà una disastrosa procedura d’infrazione contro l’Italia, lo spread scende, la Manovra fa retromarcia sulle due misure bandiera, i mercati non ci faranno a fette.
La battaglia è finita, ed è ora di contare le vittime.
La prima perdita è l’effetto sui tassi d’interesse, valutato già in 5 miliardi per il 2019 e non più recuperabile, provocato dalle spericolate dichiarazioni dei due leader gialloverdi negli ultimi tre mesi, durante quella che una volta era la sessione di bilancio, il momento più importante di composizione della politica economica.
La seconda è che la trattativa è stata ostaggio di reddito di cittadinanza e quota cento, che continuano a valere una buona parte della Manovra, riducendo l’attenzione a quello che veramente serve all’Italia: sviluppo, lavoro, meno tasse.
Anche perchè le stime del governo restano sempre superiori a quelle che cominciano a sfornare alcune banche d’affari come Goldman Sachs che parla di un Pil allo 0,4 per il prossimo anno.
Valeva la pena? Forse per i nuovi venuti nei palazzi di governo era necessario affermare la propria identità , correre verso il consenso in una competizione a due fatta a colpi di sondaggi e followers.
Alla fine, per fortuna, ha vinto il partito della trattativa, dal Quirinale alle pressioni di Draghi, al lavoro del ministro Tria, alla cruciale opera di tessitura diplomatica del ministro degli Esteri, Enzo Moavero.
Speriamo che l’esperienza insegni.
(da “La Repubblica”)
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