LA BUFALA RAZZISTA DELLA MANIFESTAZIONE DEI MUSULMANI “CONTRO IL NATALE”
UN POST CHE ISTIGA ALL’ODIO SPACCIANDO UNA PACIFICA PROCESSIONE AUTORIZZATA DALLA QUESTURA PER IL COMPLEANNO DEL PROFETA MAOMETTO COME UN CORTEO DELL’ISIS CONTRO IL NATALE CRISTIANO…L’AUTORE E’ UN LEGHISTA CHE IN UNO STATO CIVILE PASSEREBBE IL NATALE IN GALERA
Molto spesso l’intolleranza, il razzismo, e l’odio inter-etnico si fondano su un elemento che è completamente non fattuale: l’ignoranza.
Prendiamo ad esempio quello che è successo a Roma nei giorni scorsi. Non la manifestazione della Lega di sabato ma una “manifestazione” di fedeli musulmani che ha avuto luogo domenica mattina in piazza Don Bosco nel quartiere Tuscolano (VII Municipio).
All’incirca un centinaio di persone che agitando bandiere e intonando canti hanno fatto una piccola processione.
Qualcuno ha pubblicato un video in diretta su Facebook dove suggerisce che i manifestanti stiano protestando contro il Natale.
I musulmani, dice l’autore del video, protestano perchè vogliono togliere i mercatini di Natale che si trovano dall’altro lato della piazza. Sempre durante il video l’autore del video definisce uno dei canti “l’inno loro dell’ISIS”.
L’autore del video, manco a dirlo, è orgogliosamente leghista, con tanto di foto profilo con “io ci sarò” che andava tanto nei giorni scorsi.
Il video ha generato una serie di commenti e condivisioni dal tenore anti-islamico. Centinaia di commenti dove onesti patridioti si chiedono se siamo diventati schiavi a casa nostra per colpa dei governi abusivi della sinistra.
Si suggerisce che chi dà le autorizzazioni sia in qualche modo connivente con questa operazione di invasione e si ricorda la solita storiella che noi certe cose a casa loro non le possiamo fare. I difensori del Natale sono indignatissimi e raccontano della protesta dei musulmani a Roma contro il mercatino e l’albero di Natale.
«Un’altra prova inconfutabile della nostra debolezza e della nostra fragilità » — fa eco un sagace commentatore che invita senza mezzi termini a ricorrere all’uso della forza contro chi vuole negarci la libertà di culto nel nostro Paese.
Altri, senza nulla sapere se non quello che dice il signore autore del video, parlano di manifestazione a sfondo odio etnico e religioso. E no, non si stanno riferendo ad una delle tante manifestazioni della Lega.
Un abitante del quartiere invita a cacciarli via tutti e come sempre in questi casi si rammarica di dover dare ragione ad Oriana Fallaci che aveva, come al solito, previsto tutto.
Non serve attendere molto e l’Oriana e i suoi memetti compaiono a commentare la manifestazione dei musulmani contro i mercatini di Natale, l’albero, il presepe e chi più ne ha più ne metta.
La citazione della Fallaci è il manifesto del razzista ignorante del giorno. Quello che pretende rispetto dagli altri ma che non è in grado di dimostrare nemmeno il grado zero del rispetto: informarsi prima di aprire la bocca e parlare
La versione della contestazione è stata ripresa anche dal Messaggero che oggi a pagina 35 parla di “una manifestazione di un gruppo di musulmani che, con bandiere verdi, hanno protestato ieri in piazza Don Bosco”.
Il Messaggero non tralascia il fatto che la manifestazione “di protesta” si sia svolta a pochi passi da un tradizionale mercatino di Natale. Anche il riferimento alle bandiere verdi lascia immaginare qualcosa di pericoloso, si pensa ai video girati durante i funerali dei terroristi. Ma il verde è semplicemente uno dei colori dell’Islam.
Non è che quando vediamo una persona con il crocefisso al collo pensiamo che voglia riconquistare Gerusalemme o vendicare la morte di Cristo uccidendo tutti gli ebrei.
Eppure sarebbe stato sufficiente fare qualche telefonata e qualche domanda per capire di cosa si trattava.
Innanzitutto, come conferma l’ufficio stampa della Questura di Roma, si è trattato di una manifestazione autorizzata.
I musulmani quindi avrebbero ottenuto il permesso ufficiale di “protestare” contro il Natale? No, perchè la motivazione della richiesta era quella di una manifestazione religiosa.
Tra interrogazioni politiche, accertamenti, nessuno dice la verità . Nessuno contesta la versione dell’uomo che ha pubblicato il video, nessuno si chiede cosa siano quelle bandiere e cosa rappresentino.
E finchè lo fanno i cittadini indignati dell’Internet è un conto. Quando lo fanno i giornalisti il problema però è diverso.
Perchè è vero che è difficile capire cosa sta succedendo in quel video, ma non è impossibile
Era solo la processione per il compleanno del Profeta Maometto
Partiamo dall’unico elemento utile per risalire alla verità , quella basata su fatti incontrovertibili. Gli elementi sono tutti presenti nel video.
Non sapendo che lingua parlavano i manifestanti l’unica soluzione era quella di identificare la bandiera. Non appartiene a nessuno Stato e a nessun gruppo separatista. Con un po’ di pazienza e qualche vicolo cieco si scoprirà che la bandiera non appartiene nemmeno a qualche gruppo terroristico.
È invece la bandiera simbolo del gruppo religioso sufi di origine pakistana (quindi i “manifestanti” cantano in urdu) Dawat-e-Islami che dal Pakistan si è diffuso in Europa e in altre parti del mondo.
Non si tratta di un gruppo terrorista ma semplicemente di un’organizzazione religiosa islamica fondata negli Anni Ottanta da Maulana Ilyas Qadri che si prefigge (come tutte le organizzazioni religiose del mondo) la diffusione della parola di Dio. In questo caso del Corano.
Una volta scoperto che quindi quella di Roma era davvero una manifestazione religiosa bisogna capire che cosa stava succedendo. E così bisogna iniziare ad adottare un termine più appropriato e meno connotato politicamente: processione.
Perchè quella di ieri era una processione religiosa, una delle tante che i musulmani e i fedeli di Dawat e Islami hanno fatto nei giorni scorsi in base a quando è stata concessa la possibilità di farlo dalle autorità .
Possibile che in tutta Italia e in tutta Europa (e addirittura in Pakistan) stessero protestando contro l’albero di Natale di Piazza Don Bosco a Roma? La risposta è no. Perchè ai fedeli musulmani, alla stragrande maggioranza di loro non interessa l’idea di “vietarci il Natale”.
Andando sulla pagina Facebook di Dawat-e-islami Italia si troverà non solo il video della processione di Roma ma addirittura la locandina della processione in partenza alle ore 11:00 da viale San Giovanni Bosco (proprio come da autorizzazione rilasciata dalla Questura).
Ma cosa stavano facendo questi musulmani, siamo davvero sicuri che non fosse una manifestazione “di protesta”? Ebbene anche qui è facile smentire patriodioti e sovranisti preoccupati.
La processione è stata organizzata in occasione dell’Eid Milad Un Nabi ovvero i festeggiamenti per la ricorrenza della nascita del Profeta Maometto.
Il Natale è salvo, lo spirito del Natale e gli insegnamenti del Vangelo forse un po’ meno.
Ma per quello dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno inventato e condiviso la storia della “protesta” musulmana contro i mercatini natalizi.
(da “NextQuotidiano”)
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