LA CAFONATA: RENZI DIMENTICA APPOSTA PRODI
RINGRAZIA LA MORATTI MA NON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE VOLLE L’EXPO A MILANO
Tra le persone ringraziate dal premier Matteo Renzi nel suo discorso di inaugurazione di Expo c’è un assente ingombrante.
Il presidente del Consiglio, oltre a salutare Giorgio Napolitano e il commissario Giuseppe Sala, ha voluto fare un omaggio particolare all’ex sindaco di Milano Letizia Moratti: “Fatemi dire grazie in particolare a Letizia Moratti che ha avuto l’intuizione di questo evento e ha avuto il desiderio di scegliere questi temi”.
Nessuna parola, nessun cenno invece a chi, siamo nel 2006, era al governo e pure si è speso per la candidatura ufficiale di Milano per l’Expo: era il secondo governo di Romano Prodi.
Il Professore, a quanto risulta all’Huffington Post, è rimasto particolarmente amareggiato per la mancata citazione nel giorno più importante, il via ufficiale dell’Esposizione universale.
Non solo dispiaciuto: anche offeso per lo sgarbo che considera “gratuito” nei suoi confronti, lasciando l’Expo pochi minuti dopo la fine del discorso di Renzi.
Secondo persone vicine all’ex premier, si tratterebbe del secondo sgarbo dopo quello sulla Libia.
È stato il suo governo, e lui in prima persona, a volere l’Expo a Milano.
Al suo arrivo, oggi, alla cerimonia ufficiale Prodi lo aveva rimarcato: “Abbiamo fatto una bella battaglia con Turchia e Corea del Sud”.
Così Rosi Bindi, che faceva parte del secondo governo Prodi, ha bacchettato il premier per la sua dimenticanza (o piccola rivincita, visti le recenti polemiche tra il premier e il Professore?).
“Il discorso di Renzi mi è piaciuto, non è la parte peggiore di lui: queste cose le sa fare bene anche se a volte si dimentica qualche nome. Come si fa a citare Letizia Moratti – ha attaccato Bindi – e a non citare quel governo di cui ho fatto parte dal quale è partito tutto?”.
“Senza Romano Prodi e il suo governo oggi si sarebbe inaugurato l’Expo a Smirne e non a Milano. Questo va detto per amor di verità “, ha detto la prodiana e portavoce dell’allora governo Sandra Zampa.
“Prodi passò ore e notti intere, quando era presidente del Consiglio, in contatti per sostenere la candidatura di Milano per l’Expo. E oggi lo hanno ringraziato in molti per questo, sia chi nel Mondo sostenne l’Italia con il voto sia nel centrodestra. Sarebbe stato giusto riconoscere il fondamentale contributo venuto dal governo Prodi senza il cui impegno oggi l’Expo ci sarebbe stato in Turchia e non a Milano”.
Ma a testimoniare il lavoro fatto dall’allora governo, ci sono anche alcune righe del libro di Enrico Letta “Andare insieme, andare lontano”.
Scrive l’ex premier sostituito da Renzi a Palazzo Chigi:
“Ricordo perfettamente la gestazione della candidatura. Secondo governo Prodi, notte tra il 29 e il 30 settembre 2006, seduta fiume per l’approvazione di una legge finanziaria molto complessa. Il Consiglio dei Ministri stanzia 5 milioni di euro per l’impostazione della candidatura all’Esposizione universale del 2055. Il tentativo precedente, quello fatto su Trieste con una brillante scommessa di Riccardo Illy, è sfumato di un soffio. Qualcuno mugugna perchè l’iniziativa gli sembra velleitaria, l’ennesimo passo più. (…). Prodi non solo tiene il punto, ma sceglie proprio Milano. Vale a dire, tra quelle in lizza, l’unica città governata dall’opposizione al governo di centrosinistra.
L’ex sindaco Letizia Moratti si è detta “commossa”, visibilmente con le lacrime agli occhi non nascondendo la sua emozione anche rispetto alla scelta di Renzi di riservarle un ringraziamento particolare per aver avuto “l’intuizione dell’Expo”.
“Sono molto emozionata – ha detto – questo è un sogno realizzato. Mi ha commosso il ringraziamento di Renzi – ha aggiunto -, non me lo aspettavo e devo dire che mi ha anche molto commosso l’applauso tantissimo che ne è scaturito: è come se fosse stato l’abbraccio della città “.
(da “Huffingtonpost”)
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