LA CASTA GRILLINA SI ACCOMODA AL RISTORANTE DELLA CAMERA: MA NON DOVEVA MANGIARE IN MENSA?
SORPRESO DAI CRONISTI, IL CINQUESTELLE ZACCAGNINI CHEDE SCUSA: “NON LO SAPEVO, RESTITUIRO’ I SOLDI”… O VIVE SULLA LUNA O CI PRENDE PER I FONDELLI, FATE VOI
“Ammetto il mio errore e sono pronto a restituire la parte eccedente del conto, che non ho pagato”.
Adriano Zaccagnini, deputato del Movimento 5 Stelle, chiede scusa ai cittadini e ai militanti, indignati dopo la foto pubblicata da “Chi” che lo ritrae a pranzo nel ristorante della Camera.
Ricordiamo che i Cinquestelle avevano fin dall’inizio affermato che avrebbero pranzato presso la mensa dei dipendenti per dare un segnale di morigeratezza.
Zaccagnini, beccato sul fatto, ora spiega ai cronisti che non sapeva “che in quel ristorante di lusso la quota a carico del deputato è di 15 euro e il resto del conto, probabilmente 80-90 euro, è a carico dei contribuenti”.
Pazienza che non lo sappia l’uomo comune, poco incline a ricordare i privilegi della casta, ma che il deputato di un partito che ha fatto della lotta agli sprechi una bandiera (troppo spesso ammainata peraltro) faccia finta di cascare dal pero è davvero il massimo dell’ipocrisia.
“In totale sono stato a mangiare lì tre volte. Pensavo che in quel ristorante si risparmiasse in confronto a un locale del centro di Roma”.
Certo che si risparmia, la quota maggiore la paga il contribuente, lo sanno tutti salvo Zaccagnini.
Il quale evidentemente non si è mai posto la domanda su dove andassero a pranzo i colleghi e il motivo per cui non hanno diviso il tavolo con lui.
L’ennesimo episodio che sta dimostrando che la selezione della classe dirigente grillina fa acqua da tutte le parti, non solo i curriculum via internet, ma anche le scelte dirette.
Ora si scopre che pure i due badanti chamati a sorvegliare i deputati sono poco consoni al “non statuto”: uno è indagato per ricettazione e pontifica che l’Aids non è contagioso, l’altro era stato già candidato dell’Idv.
E’ il nuovo che avanza.
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