LA CGIA DI MESTRE: “CON AUMENTO IVA SARANNO PENALIZZATE LE FAMIGLIE MENO ABBIENTI”
“PESERA’ SULLE RETRIBUZIONI PIU’ BASSE E DETERMINERA’ UN’ULTERIORE CONTRAZIONE DEI CONSUMI”
A prescindere dai problemi interni al Pdl, è sull’esecutivo delle larghe intese nel suo complesso che si abbattono nuove critiche e altrettante polemiche.
In tal senso, infatti, mentre Dario Franceschini parla di un “governo che ha fatto molte cose di sinistra”, la Cgia di Mestre prefigura l’esatto contrario per quanto riguarda la questione dell’imposta sul valore aggiunto.
“Con l’aumento dell’Iva le famiglie meno abbienti saranno quelle più penalizzate” sostiene il centro studi, secondo cui, pur se all’apparenza saranno i ricchi a pagare di più, l’eventuale aumento dell’imposta Iva peserà maggiormente sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate”.
A parità di reddito, inoltre, i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli aggravi maggiori.
“Bisogna assolutamente trovare la copertura per evitare questo aumento — esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre — Nel 2012 la propensione al risparmio è scesa ai minimi storici. Se dal primo ottobre l’aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto, subiremo un’ulteriore contrazione dei consumi che peggiorerà ulteriormente il quadro economico generale. E’ vero che l’incremento dell’Iva costa 4,2 miliardi di euro all’anno, ma questi soldi vanno assolutamente trovati per non fiaccare la disponibilità economica delle famiglie e per non penalizzare ulteriormente la domanda interna”.
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