LA DESTRA IDENTITARIA CHE VUOLE USARE LA RUSPA CON I RESTI ARCHEOLOGICI DI ROMA
ALLA FACCIA DELLA TRADIZIONE: NEL PROGRAMMA DELLA MELONI “I REPERTI ARCHEOLOGICI DOVRANNO ESSERE SACRIFICATI SULL’ALTARE DEI LAVORI PUBBLICI”
D’accordo che i programmi elettorali dei candidati sindaci spesso rappresentano solo un “libro dei sogni” e che alla fine del mandato è già tanto che venga realizzato il 10% di quanto promesso, ma la loro lettura spesso consente anche di verificare la coerenza del candidato rispetto al progetto ideale di città che porta avanti.
E’ noto che le forze politiche che appoggiano Giorgia Meloni quale candidata “prima cittadina” della Capitale non perdono occasione per richiamarsi ai “natali di Roma”, alla tradizione con T maiuscola, all’orgoglio “identitario”, al grande patrimonio storico e culturale della città che tutto il mondo ci invidia e che, grazie a questo, porta milioni di turisti a visitarne i reperti archeologici .
Mai ci si aspetterebbe quanto tra poco andrete a leggere e che riproduce le esatte parole contenute nel progranma di “Meloni sindaco”.
Altro che tutela ambientale, storica e archeologica della città , quello che conta è non avere impicci nella costruzione della linea metropolitana.
Nel caso in cui, durante i lavori, venissero ritrovati resti archeologici o reperti storici, potranno essere “sacrificati” sull’altare dell’efficienza a meno che non si tratti di opere “assolutamente eccezionali”.
Il meccanismo per stabilire quali ritrovamenti varrà la pena distruggere e quali no manca però dal programma.
Si legge:
“Una volta deciso e concordato un tracciato, solo ritrovamenti archeologici assolutamente eccezionali possono rimetterne in discussione la realizzazione. Altrimenti, meglio pagare il prezzo di qualche sacrificio nel patrimonio inesplorato del sottosuolo”
Insomma la Meloni-sindaco si farebbe prestare la ruspa da Salvini per radere al suolo anche i reperti archeologici che un domani dovessero venire alla luce duranti gli scavi.
Ovviamente in nome della Tradizione.
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