LA DESTRA RANCOROSA CHE NON VINCERA’ MAI IN TRINCEA CON RENZI, MARCHIONNE E GLI SPECULATORI INTERNAZIONALI
CERCANO UNA DESTRA CHE GIA C’E’, SI VERGOGNANO SOLO A DIRE CHE RENZI LI RAPPRESENTA
Siamo uno dei pochi blog a destra schierato in difesa del mantenimento del reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato.
Ma siamo in buona compagnia: quella del 65% del popolo italiano.
Lo diciamo perchè, al netto di chi non si esprime o non ha maturato un’idea al riguardo della proposta renziana di abolizione dell’art 18, solo il 30% degli italiani la pensa diversamente da noi.
Aggiungiamo: per fortuna esiste un blog, largamente diffuso e seguito dai media, che non è su posizioni liberiste perchè una buona parte dell’elettorato di centrodestra, quando esprime il proprio voto, non mette la crocetta sulla Fiat di Marchionne, sul simbolo di Confindustria o sul logo del boy scout che si perdeva nel bosco.
L’Italia è governata da un grande truffatore senza patria che per scalare il potere ha nell’ordine: vinto le primarie del Pd facendo votare chi non aveva titolo (ci voleva Bersani per permettere agli elettori di centrodestra di decidere chi dovesse essere il segretario del Pd), pugnalato alle spalle Enrico Letta dopo avergli giurato fedeltà , fatto un accordo con un pregiudicato e poi concordato tutte le riforme con un ex macellaio divenuto banchiere plurinquisito, coopato come ministri una corte di figuranti e madonnine votive sciatte per non fargli ombra, imposto una legge truffa che toglie spazi di democrazia, venduto alla Troika, pur di non vedersi commissariato per inettitudine, i diritti dei lavoratori sanciti dalla Costituzioni, praticato il voto di scambio con l’elargizione di 80 euro a chi ne guadagna 1480 senza nulla dare a pensionati al minimo e a disoccupati.
Senza contare le balle stratosferiche che questo soggetto continua a raccontare ogni giorno per trovare scusanti a ogni sua promessa mancata.
E che fa la destra politica?
Gongola per l’abolizione dell’art. 18, esprime il livore rancoroso verso il “sindacato” in generale, inneggia al libero mercato senza controlli, quello che ha permesso a pochi delinquenti di distruggere le economie di intere nazioni.
“Le riforme di Renzi sono le nostre” squittisce qualcuno: ha ragione, i poteri forti hanno giocato la carta Renzi per continuare a speculare sulla pelle degli onesti, infatti avete mai sentito Renzi promettere misure draconiane contro gli evasori fiscali?
Renzi con gli 80 euro non ha aiutato i deboli, ma solo chi poteva votarlo alle Europee.
Il reintegro dei lavoratori da parte del giudice di merito è previsto in tutta Europa, a parte la Spagna, la battaglia del governo è solo una marchetta che Renzi deve fare alla Ue per meritarsi di sforare il 3% .
E non serve a nulla perchè già la legge Fornero prevedeva i casi di licenziamento per giusta causa.
E arriviamo a sentir dire da Renzi che “deve essere l’imprenditore a decidere se un lavoratore va tenuto o meno, non un magistrato” e qui siamo al ridicolo.
Allora perchè non facciamo decidere ai capimandamento se un picciotto ha sgarrato o meno?
O alla cupola della ‘ndrangheta a chi deve essere assegnato un appalto?
Sono anche loro parti in causa, a che serve la magistratura, a che serve la legge, la norma, l’accertamento dei fatti contestati?
L’imprenditore ha ragione a prescindere, dicono Renzi e i liberisti nostrani.
Noi stiamo con chi, meno di un secolo fa, certi capitalisti senza scrupoli li attaccava al muro e magari imponeva loro di costruire un ospedale per bambini come il Gaslini, se volevano evitare la galera.
Punti di vista, certo.
Ma anche cronica mancanza di conoscenza di norme e regolamenti, di analisi politica e approfondimento da parte di tanti che vedono la destra come modo di sfogare rancori, perennemente con la bava alla bocca.
Senza capire che sono liberi certamente di rappresentare quel 10% di italiani che detengono il 70% delle ricchezze nostrane, ma fino a che non faranno una legge per cui può votare solo chi possiede qualche milione di euro in beni patrimoniali, al massimo governeranno l’esclusivo circolo nautico in compagnia di Previti.
Perchè il mondo vero sta fuori da questa logica aberrante per fortuna.
La Costituzione parla di funzione sociale dell’impresa, non di rinuncia ai diritti.
E i diritti li difende, in caso di contestazione, la legge, non il libero arbitrio.
Come la sicurezza la difendono le forze dell’ordine, non i giustizieri della notte.
Se poi qualcuno ha scambiato il pataccaro di Firenze per lo sceriffo di Nottingham o Marchionne per un contribuente dello Stato italiano sarà opportuno che vada da un buon oculista.
In regime di libero mercato troverà sicuramente chi fa al caso suo.
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